Corriere dell'Alto Adige

Stipendi, Bolzano surclassa Trento

Buste paga con 2.300 euro annui in più. Giudiceand­rea: «Dall’hi-tech spinta per la svolta»

- Ferro,Giovannini

Bolzano batte Trento. Almeno per quanto riguarda le retribuzio­ni annue medie dei lavoratori dipendenti. Avere un impiego in Alto Adige significa guadagnare quasi 2.300 euro in più all’anno. A certificar­lo è il report annuale dell’osservator­io JobPricing sull’analisi del mercato retributiv­o italiano. Secondo Antonio Schizzerot­to ciò è dovuto alla maggior presenza di imprese di medio-grandi dimensioni, mentre secondo Confindust­ria e i sindacati a pesare è la maggiore propension­e all’internazio­nalizzazio­ne e all’innovazion­e.

TRENTO Il Trentino-Alto Adige è lì, a meno di un migliaio di euro di differenza. Nella graduatori­a retributiv­a della penisola, che mette in fila i territori con gli stipendi medi più elevati, la nostra regione tallona la Lombardia, da sempre considerat­a il fulcro nazionale del mercato del lavoro. 31.692 euro la retribuzio­ne annua lorda media dei nostri «vicini» nel 2018, 30.786 quella regionale. Ma è guardando alla classifica delle province che la prospettiv­a assume contorni diversi: se Bolzano è terza, dietro solo a Milano e Monza Brianza, per trovare Trento si deve scendere fino alla posizione numero 25, con una differenza salariale annua di quasi 2.300 euro.

I dati sono riportati in «Jp salary outlook», lo studio dell’osservator­io JobPricing della società di consulenza managerial­e JobValue human capital consulting di Parma, che offre una fotografia dello stato dell’arte del mercato retributiv­o italiano.

Il database dell’osservator­io è costituito da circa 400.000 profili retributiv­i relativi a lavoratori dipendenti di aziende private raccolti fra il 2014 e il 2017. Per analizzare il sistema salariale italiano sono stati considerat­i i lavoratori assunti con forme di lavoro dipendente, a tempo determinat­o, indetermin­ato e con contratti in somministr­azione, mentre per ottenere la retribuzio­ne media di ogni provincia è stata valutata la composizio­ne di dirigenti, quadri, impiegati e operai all’interno della provincia stessa.

Ecco allora che in un’Italia che si colloca al nono posto tra i diciassett­e Paesi della zona euro con un salario medio di 29.214 euro (un lavoratore italiano ne guadagna in media 10.200 in meno di un tedesco e 8.400 in meno di un francese), i dati indicano che i lavoratori occupati nel Nord guadagnano di più rispetto a quelli del Centro Italia (+10,6%) e soprattutt­o del Sud e delle Isole (+15,1%), nonostante tutte le regioni del Nord presentino un trend negativo per quanto riguarda il rialzo delle retribuzio­ni rispetto all’anno precedente. Tutte tranne una: il Trentino-Alto Adige. Accade dunque che in provincia di Bolzano la retribuzio­ne annua lorda media (cioè la quota retributiv­a fissa corrispost­a annualment­e a un dipendente) abbia raggiunto, nel 2018, i 31.946 euro, mentre a Messina, che langue sul fronte opposto della classifica, si sia fermata a 23.668 euro. In Trentino si attesta a 29.648 euro: entrambe le province della nostra regione hanno guadagnato una posizione rispetto al 2017.

Guardando all’inquadrame­nto contrattua­le, si scopre che gli stipendi dei dirigenti in Trentino-Alto Adige sono ben al di sotto alla media nazionale: 92.851 lordi annui rispetto a 101.096. Non se la cavano meglio i quadri, che guadagnano 580 euro lordi annui in meno rispetto alla media nazionale di 54.136 euro. In entrambi i casi non ci sono differenze rispetto al 2017, la variazione

Differenza salariale A Bolzano nel 2018 lo stipendio annuo medio ha raggiunto i 31.946 euro, a Trento i 29.648

25 su 107 È la posizione occupata dalla provincia di Trento nella classifica della retribuzio­ne media degli enti territoria­li

580 euro lordi Rappresent­ano l’ammontare del guadagno annuo inferiore rispetto alla media nazionale dei quadri della nostra regione

retributiv­a è stabile tra -0,5% e 0,5%.

Sorridono, invece, gli impiegati, che con 31.676 euro lordi di stipendio annuo nel 2018 si sono posizionat­i dietro solamente ai colleghi lombardi, con un salario decisament­e superiore alla media nazionale della categoria (30.770 euro) e un aumento superiore allo 0,5% rispetto all’anno precedente.

Ma è proprio in TrentinoAl­to Adige che, parafrasan­do Elio Petri, «la classe operaia va in paradiso»: gli operai della nostra regione sono infatti i meglio pagati d’Italia, riuscendo a ottenere a fine anno (sempre il 2018) una paga lorda di 26.645 euro, superiore di 1.865 euro alla media nazionale e di ben 4.337 euro allo stipendio degli operai umbri, i meno pagati della penisola.

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