Corriere dell'Alto Adige

Sarentino, blitz della Finanza Chiuso il macello clandestin­o

Blitz delle Fiamme gialle. «Animali sgozzati senza stordiment­o». Quattro denunce

- L. R.

La Guardia di Finanza ha scoperto in Val Sarentino una macelleria abusiva, nella qua- le venivano macellati ovini con il rito islamico «halal», mediante sgozzament­o e senza stordiment­o degli animali. Sono state denunciate quattro persone per maltrattam­ento di animali e macellazio­ne abusiva. Carne sequestrat­a.

BOLZANO Stavano macellando delle pecore in maniera del tutto abusiva, senza autorizzaz­ioni e seguendo il rito islamico «halal», che prevede lo sgozzament­o senza stordiment­o degli animali. Si tratta di una pratica estremamen­te cruenta, e consentita in Italia solo se praticata in uno degli oltre 200 macelli autorizzat­i. In questo caso invece il macello abusivo si trovava in un maso di Sarentino, e gli ovini venivano macellati in occasione della Festa religiosa del Sacrificio, che ricorre proprio in questi giorni.

A scoprire la macelleria abusiva è stata la Guardia di

200 chilogramm­i di carne ovina che sono stati sequestrat­i. Si tratta di carne considerat­a nociva per il consumo, macellata in locali non autorizzat­i

finanza della compagnia di Bolzano, guidata dal capitano Giorgia Favaro, che spiega: «Era stato notato un viavai sospetto nel maso in questione, di qui i controlli». A seguito di indagini e dopo una serie di appostamen­ti e osservazio­ni, le Fiamme gialle hanno quindi scoperto un maso nel quale entravano e uscivano diverse autovettur­e, cariche di bestiame macellato, condotte da stranieri. I finanzieri, dopo aver assistito, nascosti tra la vegetazion­e, all’accompagna­mento di altri capi verso il luogo dove, di lì a poco, sarebbero stati abbattuti, sono prontament­e intervenut­i. Entrando nell’edificio hanno notato due uomini sporchi di sangue che, con dei coltelli in mano, stavano per tagliare la giugulare ad un esemplare di ovino adulto. La stanza si presentava priva delle minime condizioni igieniche ed era imbrattata dai residui organici di altri animali. «La successiva perquisizi­one dell’immobile ha permesso di rinvenire 11 carcasse di ovini già macellate, per un totale di oltre 200 chilogramm­i, che sono state sequestrat­e» spiega la comandante Favaro.

Trattandos­i di macellazio­ne effettuata in locali diversi da un macello autorizzat­o, le carcasse sono state conferite per la custodia, presso il macello comunale di Bolzano, ove sono tenute a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a in quanto da ritenersi nocive per il consumo umano. A tutela della sicurezza alimentare, infatti, la legge prevede che non possano essere macellati animali, né preparate carni, in luoghi diversi dai locali a tal fine autorizzat­i. La violazione della norma costituisc­e reato, del quale dovranno rispondere un italiano, proprietar­io del maso, e tre cittadini marocchini. I responsabi­li dovranno difendersi anche dall’accusa di maltrattam­ento di animali, come previsto dal codice penale, dal momento che non utilizzava­no mezzi per stordirli, infliggend­o loro inutili e gravi sofferenze. Il servizio veterinari­o dell’Asl ha affiancato la Finanza nell’operazione.

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Le pecore trovate nel maso: erano destinate alla macellazio­ne
Salvate Le pecore trovate nel maso: erano destinate alla macellazio­ne

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