Saldi, asse Unione-Confesercenti «La partenza è da posticipare»
Appello di Unione e Confesercenti: «Qui l’estate inizia più tardi». L’assessore Konder apre
Il presidente dell’Unione Commercio Philipp Moser lancia un appello alla politica per posticipare la data d’inizio dei saldi estivi in Alto Adige. D’accordo Confesercenti: «Ai primi di luglio l’estate qui è appena iniziata».
BOLZANO Dall’inizio di luglio le vetrine dei negozi sono tappezzate dai cartelli delle svendite, ma l’Unione commercio dell’Alto Adige auspica che il momento dell’avvio dei saldi di fine stagione, venga posticipato.
«Le date di inizio sono collocate in maniera sfavorevole, e la durata è troppo lunga. Il nostro obiettivo è trovare una soluzione che soddisfi sia i commercianti che i clienti» sostiene il presidente provinciale dell’Unione Philipp Moser, che fa riferimento anche a un sondaggio tra i commercianti al dettaglio altoatesini che già si erano espressi a favore di uno spostamento dell’inizio dei saldi di fine stagione estiva già per quest’anno.«Il prossimo anno i saldi estivi dovrebbero cominciare due settimane dopo il consueto — spiega Moser — e durare solo quattro settimane invece delle solite sei. Questi sono i punti principali della proposta che abbiamo già presentato alla Camera di commercio. Per quanto riguarda i saldi invernali 2020 non è invece stata proposta alcuna modifica. «Però, a partire dall’anno successivo, anche i saldi invernali dovrebbero essere accorciati di due settimane e spostati più avanti nel calendario» avverte Moser. Eppure non molti anni fa a Bolzano ci si lamentava perché a Trento i saldi cominciavano prima che non da noi e questo generava disorientamento tra il pubblico. Come mai questa inversione di tendenza? «Nel vicino Tirolo e nel Trentino — replica il presidente Moser — i saldi non sono regolamentati in maniera unitaria. I commercianti possono decidere autonomamente la data a partire dalla quale ridurre i prezzi. Per l’Alto Adige questa non è un’opzione praticabile».
Moser trova un convinto alleato in Confesercenti con il suo direttore Mirko Benetello: «Assolutamente d’accordo con Moser — è il suo primo commento — anche noi già l’anno scorso avevamo parlato in questo senso con l’Unione. Ci sono tutti i presupposti per farlo: Trento ha liberalizzato le date per cui ciascuno fa come ritiene meglio e quindi non c’è più da spiegare alla clientela una differenza di data tra le due province. C’è poi l’aspetto non secondario delle diverse condizioni climatiche. A inizio luglio ci troviamo a fare svendite quando l’estate non è ancora cominciata. Sullo spostamento temporale e sulla durata possiamo poi ragionare, ma è importante — conclude Benetello — che passi questo principio».
Stephan Konder neo-assessore comunale al commercio di Bolzano, ritiene che i commercianti abbiano la sensibilità giusta per capire quando è il momento di partire con le svendite e aggiunge: «A mio parere — osserva — le svendite non dovrebbero iniziare troppo presto. C’è un momento in cui la stagione estiva o quella invernale raggiungono il culmine e le svendite dovrebbero iniziare dopo».
I saldi di fine stagione si sono dimostrati un importante strumento di vendita: da un lato, infatti, per le aziende commerciali rappresentano una fondamentale occasione per liberarsi delle giacenze di magazzino; dall’altro, invece, costituiscono un chiaro messaggio: in questo periodo è possibile acquistare le rimanenze a prezzi assai favorevoli. «Stabilire delle date — chiosa ancora Moser — crea inoltre un grande vantaggio per i clienti, perché garantisce trasparenza e chiarezza. E poi si tratta di un periodo nel quale, a prescindere dall’investimento pubblicitario, aziende commerciali grandi e piccole hanno le stesse posizioni di partenza».