Vettori: pensi al governo locale. Ferie dei parlamentari, Unterberger sotto tiro
BOLZANO «Auspicherei toni più pacati». Carlo Vettori tira le orecchie ad Arno Kompatscher, che riceve il secondo richiamo ufficiale dalla Lega, per le dure critiche rivolte dal presidente dell’Alto Adige a Matteo Salvini. Il primo richiamo era giunto da Maurizio Bosatra, commissario provinciale del Carroccio che aveva invitato Kompatscher a occuparsi di questioni amministrative, lasciando a Philipp Achammer, Obmann della Svp, l’onere della politica. «I termini con cui il Landeshauptmann si riferisce al Ministro Salvini mi lasciano perplesso — spiega Vettori, capogruppo leghista in Provincia —. La critica è sempre positiva, se si traduce in un dialogo produttivo e in proposte concrete». Ma, in questo caso, il rischio di logorare i rapporti tra gli alleati, potrebbe essere dietro l’angolo. Ad attestarlo anche le scaramucce in aula, che stanno avendo riverbero sul web, tra lo stesso Salvini e la senatrice Julia Unterberger, apostrofata in modo sprezzante per aver chiesto «cosa fosse successo di così urgente per chiamare il Senato al voto sul calendario, a ridosso di Ferragosto?». La replica di Salvini: «C’è chi pensa che non si debbano disturbare i poveri parlamentari in ferie». Vettori, per parte propria, invita a moderare i toni. «I toni aspri e i luoghi comuni — osserva — non sono mai un buon presupposto per creare un clima collaborativo come quello che, in questi mesi, Svp e Lega hanno saputo instaurare e mantenere». L’invito, dunque, è a concentrarsi sui nodi del governo locale, con riflessioni che richiamano quelle di Bosatra che aveva contestato a Kompatscher di continuare «a entrare a gamba tesa» invitandolo «a essere prudente».
Sottolinea Vettori: «Non trovo opportuno l’intervento a gamba tesa del Landeshauptmann a cui pertiene la competenza dei temi locali e la cui giurisdizione, esercitata assieme alla Lega come partner di maggioranza, termina alla barriera di Salorno. Non sarebbe meglio pensare al governo della nostra provincia?». Dopo il bastone, la carota, con un richiamo al comune dna autonomista. «C’è una vicinanza — sottolinea — che affonda le radici nel convincimento, comune a Lega e Svp, che federalismo e autonomia siano la risposta ai bisogni della popolazione locale». Popolazione locale che per Ulli Mayr rischia di essere spaccata da Kompatscher, a suo dire troppo spostato a sinistra. «Con la sua politica nel dibattito sui migranti — sostiene la consigliera provinciale Freiheitlichen — il presidente ha diviso la nostra provincia, proprio ciò che rimprovera a Salvini con la politica delle frontiere chiuse».
Ulli Mayr Le uscite del presidente sui migranti dividono la Provincia più di quelle del ministro dell’Interno che critica