Piscine, un agosto di sofferenza Alle Fogazzaro ingressi in calo del 32%
Il meteo penalizza le strutture. Ma a giugno adesioni boom. L’Asis: «Perdite contenute»
TRENTO Il primo di giugno ha segnato l’inizio della stagione estiva per i lidi estivi di Gardolo e via Fogazzaro, gestiti da Asis. Un’estate partita in quarta, con temperature ideali per un tuffo in piscina, e poi bruscamente frenata dal meteo, altalenante negli ultimi due mesi. Riflettono il clima instabile gli ingressi registrati dalle piscine comunali. Un + 10,2% di entrate in giugno rispetto al 2018, sceso in agosto fino a 3 punti percentuali sotto i livelli dell’anno scorso. «Siamo partiti con aspettative molte alte, visto il boom di frequentatori di giugno. Poi ci siamo adeguati a standard appena al di sotto dell’anno scorso», spiega Luciano Travaglia, direttore dell’Azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi del Comune di Trento. Le presenze Nei lidi, infatti, erano state molto positive in giugno, con un 10% di crescita che rappresentava la sintesi tra un andamento in linea con i numeri dello scorso anno, per le piscine di Trento nord, e l’exploit del centro Manazzon (+ 21%).
I primi segnali di cedimento del flusso di ingressi si sono cominciati ad avvertire a partire dalla seconda metà di luglio. Una parabola discendente, quella che descrive per entrambi i lidi le presenze registrate nel mese scorso. Tanto che il vantaggio sull’anno passato si è totalmente azzerato. «Cerchiamo di essere attenti alle ragioni di perdite e guadagni. Abbiamo visto che il calo è generalizzato sulle due piscine — continua Travaglia — quindi non emergono ragioni legate al malfunzionamento di una delle due strutture. Siamo stati svantaggiati dal meteo». Porta qualche preoccupazione in più il tracollo di agosto. Al momento, i lidi di via Fogazzaro sono indietro del 32% sulle presenze del 2018. Fa un po’ meglio, ma è sempre in negativo, la piscina di Gardolo, con un 9%. Le percentuali calanti dipingono un quadro complessivo tutt’altro che rassicurante per le strutture sportive comunali gestite da Asis. «La flessione si vede tutti gli anni in agosto, ma di solito coincide col periodo in cui i frequentatori abituali vanno in vacanza, dal 10 in poi. Quest’anno, invece, il calo si è registrato fin dall’inizio del mese. La diminuzione è comune a entrambi gli impianti, non sembra emergere una ragione specifica legata al luogo», aggiunge il direttore di Asis. Certo è che il centro Manazzon ha visto precipitare le presenze. Se non fosse per la generosità del mese di giugno, infatti, gli ingressi sarebbero in rosso rispetto al 2018. Invece, sui due mesi e mezzo, l’assetto risulta solo lievemente in difetto. In tutto si perde un 3% di entrate (107 mila ingressi contro i 110 mila dell’anno scorso). Il calo delle presenze si traduce in una perdita in euro «ancora non significativa». Tenendo conto delle diverse tariffe di ingresso — da quelle per bambini, al biglietto intero, a quello in fascia oraria — ad oggi si parla di 10.000 euro di profitti in meno. «Teniamo sempre presente che stiamo rapportando la stagione in corso, non certo baciata dal meteo ma nemmeno ancora finita, ad una stagione 2018 molto positiva — rassicura Travaglia — Se riusciremo a chiudere i tre mesi estivi con il - 3%, non sarà grave. Una stagione diventa negativa se si perde più del 10%».