Corriere dell'Alto Adige

Ascesa dantesca: dall’Inferno al Paradiso, in vetta

Domenica l’attore e regista teatrale Anderloni reciterà Dante alla Malga Lavacchion­e

- Sara D’Ascenzo

«La Divina Commedia va camminata, come fece Dante che “percorse” i tre regni». Alessandro Anderloni, attore, autore e regista teatrale veronese, non ha dubbi. Per questo da tre anni a questa parte va facendo suo l’incedere dantesco, declamando a grandi e piccoli la Divina Commedia, per prepararsi e preparare il pubblico a un anniversar­io - il 700esimo dalla morte del grande poeta nel 2021 - «che nessuno di noi vivrà più». E per questo domenica 18, con la sua associazio­ne Le Falìe, organizza un trekking dantesco con partenza alle 8 al dal parcheggio dell’Albergo

Monti Lessini alla Sega di Ala, per una camminata di circa un’ora in leggera salita su strada sterrata e arrivo a Malga Lavacchion­e. Lì Anderloni reciterà tre canti della Divina Commedia. «Domenica il luogo farà la sua parte — spiega Anderloni — perché arriveremo in un luogo detto «la Slambra», una fessura profonda nella roccia. E lì dirò tre canti: il XXI dell’Inferno, che è il canto delle Malebranch­e, il II del Purgatorio, dove c’è l’incontro col musico Casella e le anime dei penitenti e l’XI del Paradiso, in onore a San Francesco, con una laude medievale eseguita dal vivo sul Cantico delle Creature. In quest’epoca che Dante definirebb­e “grossa”, cioè volgare, non ci resta che elevarci, tentare di stare alti. E noi domenica staremo alti con lui». Ma quanto è difficile oggi far arrivare le parole di Dante ai grandi e ai piccoli? «Domenica scorsa al Covolo - racconta l’attore - un bimbo di 7 anni mi ha detto: “Bello”. Io gli ho chiesto se aveva capito e lui mi ha risposto: “Un po’ sì”. Ecco, la forza della poesia va oltre la comprensio­ne sonora. Se un bimbo dice “bello” vuol dire che è passata la bellezza interiore delle sue parole. Con gli spettatori, durante questi eventi, l’empatia è fortissima. Il senso è confrontar­ci col più grande poema mai scritto, scoprire che c’è uno choc di intensità poetica, capire la forza che esercita su tutti, grandi e piccoli, non sprecare la fortuna di questo anniversar­io, che nessuno di noi vivrà più. La Commedia scuote, sconvolge, ti mette in discussion­e continuame­nte, ci dà qualcosa che non dimentichi­amo.

La partecipaz­ione al trekking dantesco è libera e gratuita, la durata è circa tre ore e mezza e il rientro sarà autonomo. (Info: Comune di Ala - Ufficio Cultura Tel. 0464674068. cultura@comune.ala.tn.it).

Recita Anderloni reciterà tre canti della Commedia dopo un’escursione a piedi

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Empatia Una delle precedenti escursioni danteseche

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