«Condivido la passione con i miei figli»
«Concerti in alta quota? Sì, con le giuste attenzioni»
Arno Kompatscher è un vero fan di Jovanotti ma, proprio malgrado, non riuscirà a partecipare al concertone. «Impegni politici pregressi» spiega il governatore altoatesino che ha visto tre volte dal vivo l’artista toscano. «La musica per me conta moltissimo — racconta — una passione in comune con i miei figli».
BOLZANO «Se mi piace Jovanott? Sono stato ben tre volte a un suo concerto». Arno Kompatscher è un vero fan di Lorenzo Cherubini ma, proprio malgrado, non sarà tra i 28.000 attesi a Plan de Corones. «Avevo già preso altri impegni di natura politica» spiega il presidente dell’Alto Adige. Kompatscher, cosa le piace di Jovanotti?
«Le sue canzoni hanno armonie piacevoli, ma mi coinvolgono
soprattutto i testi, con una spiccata tensione etica ed ecologica». Tra i tre concerti visti, quale ricorda con più piacere?
«Quello del tour di L’ombelico del mondo che, peraltro, è anche uno dei brani che mi piacciono di più. Una canzone che lego a bellissimi ricordi. Oggi, con una punta di malinconia, penso anche che sono passati quasi 25 anni». Quanto conta la musica nella sua vita?
«Moltissimo. Mi piace la musica indipendente. Se devo citare qualche autore, i primi che mi vengono in mente sono Tom Waits e i Cccp Fedeli alla linea».
Il valore Apprezzo soprattutto i testi con una forte tensione ecologista
Non sono mancate critiche per la scelta di portare un evento così grande a Plan de Corones. Lei come la vede?
«Chi ha mosso critiche, non aveva del tutto torto. Con la giunta intendiamo lavorare a linee guida per stabilire quali eventi fare e dove farli».
Da papà, condivide con i suoi figli la passione per Jovanotti?
«Certo. Dirò di più. I miei ragazzi ascoltano volentieri i miei vecchi Lp e apprezzano molti degli artisti che mi piacciono. Io, a mia volta, mi dedico volentieri alle loro play list, dato che oggi la musica si ascolta soprattutto così».
Non le faranno mica ascoltare la trap?
«Fortunatamente no. Scherzi a parte, i miei figli mostrano attenzione più che per i generi mainstream, per proposte di ricerca. Il bello di Jovanotti è che riesce a proporre qualità, raccogliendo l’attenzione di un vasto pubblico».