Corriere dell'Alto Adige

«Condivido la passione con i miei figli»

«Concerti in alta quota? Sì, con le giuste attenzioni»

- Nicola Chiarini

Arno Kompatsche­r è un vero fan di Jovanotti ma, proprio malgrado, non riuscirà a partecipar­e al concertone. «Impegni politici pregressi» spiega il governator­e altoatesin­o che ha visto tre volte dal vivo l’artista toscano. «La musica per me conta moltissimo — racconta — una passione in comune con i miei figli».

BOLZANO «Se mi piace Jovanott? Sono stato ben tre volte a un suo concerto». Arno Kompatsche­r è un vero fan di Lorenzo Cherubini ma, proprio malgrado, non sarà tra i 28.000 attesi a Plan de Corones. «Avevo già preso altri impegni di natura politica» spiega il presidente dell’Alto Adige. Kompatsche­r, cosa le piace di Jovanotti?

«Le sue canzoni hanno armonie piacevoli, ma mi coinvolgon­o

soprattutt­o i testi, con una spiccata tensione etica ed ecologica». Tra i tre concerti visti, quale ricorda con più piacere?

«Quello del tour di L’ombelico del mondo che, peraltro, è anche uno dei brani che mi piacciono di più. Una canzone che lego a bellissimi ricordi. Oggi, con una punta di malinconia, penso anche che sono passati quasi 25 anni». Quanto conta la musica nella sua vita?

«Moltissimo. Mi piace la musica indipenden­te. Se devo citare qualche autore, i primi che mi vengono in mente sono Tom Waits e i Cccp Fedeli alla linea».

Il valore Apprezzo soprattutt­o i testi con una forte tensione ecologista

Non sono mancate critiche per la scelta di portare un evento così grande a Plan de Corones. Lei come la vede?

«Chi ha mosso critiche, non aveva del tutto torto. Con la giunta intendiamo lavorare a linee guida per stabilire quali eventi fare e dove farli».

Da papà, condivide con i suoi figli la passione per Jovanotti?

«Certo. Dirò di più. I miei ragazzi ascoltano volentieri i miei vecchi Lp e apprezzano molti degli artisti che mi piacciono. Io, a mia volta, mi dedico volentieri alle loro play list, dato che oggi la musica si ascolta soprattutt­o così».

Non le faranno mica ascoltare la trap?

«Fortunatam­ente no. Scherzi a parte, i miei figli mostrano attenzione più che per i generi mainstream, per proposte di ricerca. Il bello di Jovanotti è che riesce a proporre qualità, raccoglien­do l’attenzione di un vasto pubblico».

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