Dal Grande Milan a Conte E Buffon, Pellegrini, Nibali Tutti i segreti dei campioni
Èrossa l’Italia dei motori, non c’è tema di smentita. Nel cuore degli appassionati del nostro Paese battono infatti il cuore Ferrari e il cuore Ducati. Entrambi saranno rappresentati alla seconda edizione del Festival dello sport, in programma a Trento dal 10 al 13 ottobre. «L’amore verso queste due aziende è viscerale – spiega il direttore scientifico della kermesse Gianni Valenti – imprese vincenti, dunque dal significato ancora più importante per noi».
«Il fenomeno, i fenomeni» sono le parole chiave che danno il titolo al festival e Ferrari e Ducati rientrano pienamente nel perimetro concettuale disegnato da questi due sostantivi. La Ferrari è l’unica scuderia da sempre
presente nel Mondiale di Formula uno, ha vinto con motori alloggiati all’anteriore della vettura e poi al posteriore, con aspirati e ibridi, con 6, 8, 10 e 12 cilindri. L’epoca di maggior successo della scuderia del Cavallino, quella dei dieci titoli iridati – fra piloti e costruttori –, quella in cui protagonista assoluto fu Michael Schumacher che proprio quest’anno ha compiuto 50 anni, rivivrà sabato 12 ottobre a Trento con l’allora presidente Luca di Montezemolo, il figlio del fondatore Piero Ferrari, Stefano Domenicali al tempo ds della scuderia, Jean Todt in collegamento, il primo compagno di squadra di Schumi a Maranello Eddie Irvine e la sua storica manager Sabine Kehm. «Il mito di Schumacher» è anche il titolo della mostra che sarà ospitata a Palazzo delle Albere già dal 3 ottobre: un piano rosso, sui suoi successi alla Ferrari e uno con i colori della Benetton, che per prima l’ha visto trionfare. Al piano terra anche due monoposto originali, una per scuderia, a bordo delle quali il pilota tedesco ha vinto il mondiale.
«Ducati vroom» è invece l’esposizione ospitata dalla Fondazione Caritro, mentre Andrea Dovizioso, pilota Ducati dal 2013, sarà protagonista di un faccia a faccia nella giornata di sabato.
Per otto stagioni a bordo di una Ferrari, Felipe Massa è invece ora pilota di Formula E, la disciplina che grazie al suo messaggio ecologico è riuscita a conquistare metropoli come Londra, New York, Parigi, Hong Kong e Roma. I suoi motori non rombano, sibilano. Ma a questo nuovo fenomeno il festival ha deciso di dedicare un focus speciale: nel pomeriggio di venerdì 11 prima due monoposto elettriche gireranno su un
piccolo circuito allestito attorno al Muse in un’esibizione che vedrà come protagonisti Massa e Lucas di Grassi e poi i due piloti si confronteranno in un talk show insieme a Dieter Gass, il nuovo amministratore delegato della società che gestisce il campionato di Formula E (al quale è dedicata anche una mostra, sempre al Muse, dal titolo «Scatti elettrici»).
Anche il fenomeno internazionale della Vespa, infine, troverà il suo posto nel palinsesto del festival: con una parata per le vie del centro capitanata da due testimonial – uno dei quali sarà il pilota di MotoGp Andrea Iannone – e con un racconto a più voci al Muse, anche sulle nuove declinazioni elettriche del mezzo.