Platter nel Centenario dell’annessione: grazia per gli ex terroristi
Il Capitano del Tirolo chiede clemenza per tre irredentisti, condannati all’ergastolo in Italia per vari attentati
Günther Platter chiede che l’Italia valuti la grazia per Heinrich Oberleiter, Siegfried Steger, Sepp Forer. I tre sono stati condannati all’ergastolo in contumacia nel 1971, perché ritenuti responsabili di attentati irredentisti in Alto Adige. Platter propone l’atto di clemenza nel centenario degli Accordi di Saint Germain.
BOLZANO Günther Platter chiede che l’Italia valuti la grazia per Heinrich Oberleiter, Siegfried Steger e Sepp Forer.
E la richiesta del Capitano del Tirolo, rilanciata dalla Tageszeitung, non arriva in un giorno qualunque, ma in coincidenza del centenario del trattato di Saint Germain che sancì l’annessione dell’Alto Adige allo Stato italiano. «La grazia - ha detto Platter — servirebbe non solo alla serenità di tre uomini anziani, ma avrebbe anche una valenza simbolica di pacificazione».
Oberleiter, Steger, Forer sono stati condannati in secondo grado all’ergastolo nel 1971 nell’ambito del processo ai “Bravi ragazzi della Valle Aurina”, processati e riconosciuti responsabili di una serie di attentati irredentisti tra le valli Aurina, Pusteria, Tures. Una condanna giunta in contumacia, con gli autori riparati in Austria e in Germania.
Nello scorso febbraio la Procura generale di Brescia aveva dato parere positivo alla richiesta di grazia presentata in prima persona da Oberleiter.
La proposta di Platter raccoglie il plauso di Eva Klotz, fondatrice di Südtiroler Freiheit e figlia di Jörg Klotz, , uno dei protagonisti della stagione degli attentati separatisti degli anni Sessanta.
La Südtiroler Freiheit, peraltro, ricorderà i cento anni dalla nascita di Jörg Klotz il prossimo 22 settembre con una celebrazione a San Leonardo in Passiria.
«È giusto sia stato fatto un richiamo in questa data — argomenta Klotz — accogliere questa richiesta sarebbe un atto di giustizia e un segnale con cui lo Stato italiano dimostrerebbe una volontà di approfondire un pezzo della propria Storia. Fin qui non sono mai stati fatti passi per capire le ragioni della parte tirolese».
Più prudente la lettura di Carlo Vettori, che non si sbilancia sulla richiesta di Platter, richiamandosi a una questione di rispetto istituzionale. «La decisione su una eventuale grazia — riflette il capogruppo provinciale della Lega — spetta al Presidente della Repubblica».
Sul nodo del confine del Brennero, Arno Kompatscher, nella cerimonia di celebrazione di Innsbruck ha puntato lo sguardo sul futuro, incardinato su convivenza e integrazione europea.
«Per l’Alto Adige, a 100 anni dalla “separazione” dal resto del Tirolo, il futuro è e rimane nell’autonomia — ha detto il Landeshauptmann — un’autonomia inserita all’interno di un contesto sempre più europeo. E da questo punto di vista l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino rappresenta la cornice più adeguata per rafforzare la capacità di lavorare e crescere assieme di questi territori».
Klotz «Sarebbe un atto di giustizia e un passo avanti per capire le ragioni storiche tirolesi»