Cartiere: Spinelli rassicura, S&P declassa
Question time, l’assessore conferma l’attenzione della Provincia sulla fabbrica di Riva del Garda Rating: in un mese due gradini in meno. Olivi: nell’area Casotte l’impianto logistico Poli non parte
TRENTO Il futuro delle Cartiere del Garda preoccupa il consiglio provinciale. Ieri al question time Giorgio Leonardi di Forza Italia ha chiesto informazioni all’assessore Achille Spinelli, che considera «infondato» il pericolo di default del gruppo Lecta. Proprio ieri però Standard & Poor’s ha declassato la società a CCC-. Un altro problema è stato sollevato dall’ex assessore Alessandro Olivi in merito al progetto di centro logistico Poli nell’area Casotte di Mori, ancora fermo dopo l’accordo con Trentino sviluppo di quasi un anno fa.
Alla fine di agosto è scattato l’allarme sul gruppo spagnolo Lecta, dopo una semestrale con 12 milioni di perdita, 40% di riduzione del fatturato in 10 anni e annuncio della volontà di ristrutturare il debito, in particolare le due obbligazioni per complessivi 600 milioni di euro. Leonardi, difronte a questa situazione, ha chiesto lumi all’assessore provinciale allo sviluppo economico. Che ha risposto: «La Provincia è a conoscenza delle difficoltà del gruppo, soprattutto nel settore della carta per i giornali. Nel 2017 c’è stato l’incontro con Santiago Ramirez (poi sostituito dal cfo Andrea Minguzzi, ndr) per concordare interventi per il sostegno della società di Riva del Garda. Erano stati ipotizzati progetti di ricerca agevolabili in base alle norme provinciali che però non si sono concretizzati». Secondo Spinelli però è infondato l’allarme «default» lanciato dal sito Investireoggi. I dati economici di Lecta «esprimono difficoltà dell’attività corrente, ma non tali da mettere in dubbio l’attività della società». I due bond da 300 milioni «scadranno nel 2022 e nel 2023: la società ha messo in campo strategie per alleggerire il peso del debito» ha aggiunto l’assessore. La situazione però sembra sempre più scivolosa: S&P il 14 agosto aveva declassato il rating a lungo termine da B- a CCC, mentre ieri lo ha abbassato di un ulteriore scalino, a CCC- e l’agenzia si aspetta un annuncio di ristrutturazione del debito entro i prossimi sei mesi. Il livello è basso, da «estremamente speculativo» a «rischio di perdere il capitale». I timori sono per la forza lavoro: a Riva le Cartiere occupano 470 addetti, mentre il gruppo Lecta nel mondo ne ha circa 3.000.
Sempre ieri Olivi (Pd), il predecessore di Spinelli (giunta Fugatti, Lega) ha interrogato su centro logistico e di trasformazione Poli che doveva partire nell’area Casotte di Mori, con un investimento di 25 milioni e la creazione di circa 110 posti di lavoro. Spinelli ha risposto: «Il protocollo consisteva nell’acquisto da parte di Seven di un lotto alle Casotte per 51mila metri quadrati di Trentino Sviluppo (Ts) in cambio di un compendio di 8.860 metri quadrati coperti a Trento. Operazione condizionata, entro il 31 marzo, all’approvazione del piano attuativo presentato al comune di Mori da Ts e all’esito di un istruttoria tecnica di Seven sull’edificabilità del compendio. Il piano non è stato ancora approvato, lo sarà forse entro ottobre». La Seven si è lamentata dei ritardi di Mori, inoltre sono emersi problemi legati all’elettrodotto. Sono ancora in corso valutazioni e nel frattempo è arrivata una domanda d’acquisto da parte di un’altra azienda. Prioritario quindi, per l’assessore, è l’approvazione del piano attuativo per procedere alla vendita dei lotti nel 2020.La controreplica di Olivi punta il dito contro un atteggiamento giudicato distante rispetto alle esigenze di sviluppo industriale.
Assessore Erano state ipotizzate agevolazioni, che però non si sono concretizzate. In ogni caso è infondato il rischio default