Corriere dell'Alto Adige

Se il palco insegna la vita Bianco+nero=variopinto? Lo spettacolo dei ragazzi per superare il disagio

Venerdì e sabato a Villazzano uno show che è terapia del dolore

- Chiara Marsilli

Diciassett­e ragazzi tra i 6 e i 20 anni, un passato difficile e il teatro come strumento di rinascita. Nasce così lo spettacolo Bianco + nero = variopinto?, in scena al Teatro di Villazzano venerdì 13 e sabato 14 (ore 20.30, ingresso 5 euro), un progetto che racconta di come l’arte possa diventare stimolo a uscire dai confini rassicuran­ti delle certezze assolute che implicano l’esclusione del diverso.

«Da oltre 15 anni mi occupo di teatro come terapia umana - spiega Emilio Frattini, regista e ideatore dello spettacolo. - Un teatro fatto non da attori, ma da persone comuni caratteriz­zate da un passato difficile. Da anni lavoro con il Centro Trentino Solidariet­à, comunità protetta destinata a persone che hanno vissuto l’ alcolismo ola tossicodip­endenza, e datale attività è nata la collaboraz­ione con l’associazio­ne provincial­e per i minori che si rivolge invece a ragazzi con problemi di disagio familiare. La realizzazi­one di questo spettacolo, che vede in scena 17 giova nitrai 6 e i 20 enni, è stato un vero e proprio percorso che, partendo dall’esigenza di esplorarsi e di prendere coscienza del proprio passato, permette di guardare al futuro con una

nuova ricchezza interiore». Realizzato con il sostegno finanziari­o della Fondazione Caritro, i contributi dell’assessorat­o alle Politiche Sociali del Comune di Trento e del Servizio Attività Culturali della P.A.T., la pièce racconta di un mondo in cui bianchi e neri si contrappon­gono in una rigida opposizion­e prima di scoprire le gradazioni di colore dell’arcobaleno. «Il Centro Trentino di Solidariet­à ha sposato ormai dal 2000 l’esperienza del Teatro come Terapia per la cura e la prevenzion­e del disagio e in particolar­e delle dipendenze patologich­e - spiega Antonio Simula del Centro Trentino di Solidariet­à -. Il teatro ci insegna a navigare a vela e non a motore: si parte da un’idea e lungo la strada se ne realizza un’altra. Adattandoc­i tra stanchezza ed entusiasmo dobbiamo essere capaci di indirizzar­e la rotta».

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In scena Il lavoro con i giovani del regista Frattini

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