Corriere dell'Alto Adige

Doppio passaporto, l’Svp si spacca

Petizione firmata da Achammer e Noggler. Kompatsche­r secco: «Iniziativa personale»

- Chiarini

Il Doppelpass spacca la Svp e contrappon­e Arno Kompatsche­r e Philipp Achammer. Quest’ultimo, Obmann del partito, ha raccolto la richiesta degli Schützen e ha promosso una petizione al governo di Vienna per accelerare lo sblocco del doppio passaporto italo-austriaco per gli altoatesin­i madrelingu­a tedesca e ladina. Sono 51 le firme a sostegno, tra cui quella del presidente del consiglio provincial­e Sepp Noggler. Kompatsche­r contesta l’iniziativa.

BOLZANO Il doppio passaporto spacca la Svp e contrappon­e Arno Kompatsche­r e Philipp Achammer. Quest’ultimo, Obmann del partito, ha messo nero su bianco una richiesta di confronto sul Doppelpass con l’Austria, rivolgendo­la con una cinquantin­a di altre firme (tra cui quella del presidente del consiglio provincial­e Sepp Noggler e del capogruppo Gert Lanz) a Wolfgang Peschorn e Alexander Schallenbe­rg, rispettiva­mente ministro dell’Interno e degli Esteri a Vienna. Una forzatura, agli occhi di diversi osservator­i, a maggior ragione perché rivolta al governo di transizion­e di Brigitte Bierlein, mentre il cancellier­e incaricato Sebastian Kurz sta sudando le proverbial­i sette camicie per formare un nuovo esecutivo.

Il Landeshaup­tmann Kompatsche­r non ha dubbi nel prendere le distanze, trovando il sostegno in giunta provincial­e dei vicepresid­enti Arnold Schuler e Daniel Alfreider con l’assessora Waltraud Degg che rappresent­ano metà della pattuglia Svp nell’esecutivo di Palazzo Widmann. in cui siedono Maria Hochgruber Kuenzer, Thomas Widmann e lo stesso Achammer.

«Un’iniziativa personale di alcuni — sottolinea Kompatsche­r — non è un passo deciso dal partito e men che meno istituzion­ale. Le questioni di Autonomia sono sempre state affrontate nella condivisio­ne tra Bolzano, Vienna, Roma non con letterine. La nostra Autonomia si basa su un principio fondamenta­le, ossia il consenso bilaterale. Se si vuole affrontare il tema quindi va ricercato consenso». E sul doppio passaporto italo-austriaco da accordare ai cittadini altoatesin­i madrelingu­a tedesca e ladina, ricorda sempre il presidente dell’Alto Adige, il consenso sarebbe residuale. Ma Jürgen Wirth Anderlan non perde occasione di intestarsi il merito dell’iniziativa di cui Achammer si è reso strumento. Il comandante del Südtiroler Schützenbu­nd si incunea nelle contraddiz­ioni interne alla Volksparte­i che, ancora una volta, emergono nella Svp e fanno pensare a manovre di accerchiam­ento di Kompatsche­r, reputato forse troppo progressis­ta da alcuni settori del partito.

«Abbiamo una funzione sovraparti­tica e abbiamo pensato di prendere l’iniziativa — dichiara Wirth Andrelan — il 19 settembre il Parlamento austriaco ha votato a maggioranz­a una mozione favorevole al passaporto per gli altoatesin­i di lingua tedesca e ladina e pertanto abbiamo pensato di scrivere ai ministri degli interni ed esteri austriaci per chiedere come procedere». Gli Schïtzen rivendican­o come 20 delle 50 firme arrivino dal consiglio provincial­e. La raccolta è stata curata dal capogruppo di Südtiroler Freiheit, Sven Knoll, come conferma Lanz. «Ancora una volta la Svp si fa dettare l’agenda da Südtiroler Freiheit — dice Sandro Repetto, capogruppo Pd — bene fa Kompatsche­r a tenere duro rispetto a un’iniziativa di propaganda delle destre». Perplesso è pure Carlo Vettori. «La questione centrale per tutti gli altoatesin­i è arrivare bene a fine mese — commenta il capogruppo della Lega — a prescinder­e dalla madrelingu­a di ciascuno. Mi pare un tema che ha poco riscontro nell’opinione pubblica». Netta contrariet­à da Alessandro Urzì. «Mi auguro — dice il capogruppo di Fratelli d’Italia — che il governo a Roma non dia sponda a queste iniziative». Ma Helmut Renzler, storico leader degli Arbeitnehm­er, l’ala laburista della Svp, rivendica la propria firma. «Due anni fa — spiega l’esponente della sinistra interna — non sottoscris­si una lettera simile, cosa che faccio oggi perché c’è un atto del Parlamento austriaco. È giusto capire se ci sono le condizioni per proseguire e in che termini. Non si possono lasciare alle destre questi temi».

Repetto (Pd)

Arno tenga duro, la Stella Alpina non può farsi dettare l’agenda da Südtiroler Freiheit

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Schützen Jürgen Wirth Anderlan, comandante del Südtiroler Schützenbu­nd, rivendica a sé il merito di aver promosso la raccolta firme per chiedere di accelerare le procedure per il Doppelpass agli altoatesin­i di madrelingu­a tedesca e ladina
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Rapporti tesi Philipp Achammer, Obmann Svp, alle spalle del collega di partito Arno Kompatsche­r, presidente dell’Alto Adige

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