Rete Economia plaude alle scelte «Proseguire con la concertazione»
Corrarati: «Metodo giusto, ora applichiamolo a contrasto del caro alloggi»
Piacciono al mondo BOLZANO economico le scelte di politica fiscale contenute nel ddl stabilità, varato dalla giunta provinciale, guidata da Arno Kompatscher. Claudio Corrarati esprime un giudizio positivo, prima ancora che sul merito, sul metodo con cui sono state concordate le misure di aumento mirato dell’Irap e l’allargamento delle fasce di esenzione pre l’Irpef regionale.
«È giusto mettere al centro il confronto tra le parti sociali — argomenta Corrarati, presidente Cna e coordinatore di Rete Economia-Wirtschaftsnetz — insieme si è trovato un punto di caduta adeguato con un colpo al cerchio, ovvero l’innalzamento della no tax area dell’addizionale regionale Irpef, e un colpo alla botte, ovvero l’aliquota Irap al 3,9% anziché quella agevolata al 2,68% per le imprese che applicano ai dipendenti contratti diversi da quelli stipulati dalle associazioni di categoria e dai sindacati più rappresentativi».
Uno stile di lavoro che per Corrarati dovrà essere consolidato e divenire prassi nell’affrontare i problemi. «L’Alto Adige è una terra ricca — rileva — e, a maggior ragione, è importante attuare politiche di redistribuzione che mettano più soldi in tasca ai lavoratori, per migliorarne il tenore di vita e rafforzandone il potere d’acquisto. Ma tutto questo potrebbe essere vanificato, senza una decisa inversione di rotta sulle politiche abitative». Corrarati condivide completamente le preoccupazioni sul tema casa, espresse pure dal presidente di Assoimprenditori, Federico Giudiceandrea.
«Le case in provincia di Bolzano costano troppo — sottolinea il leader degli artigiani — questo comporta non solo che lavoratori rinuncino a insediarsi nel nostro territorio, ma pure che persone già qui scelgano di andarsene o siano costrette a pendolarismo indotto per i prezzi troppo alti o per la difficoltà a trovare un’abitazione. Una risposta condivisa su questo terreno è un’urgenza assoluta. Rispetto ai fronti di crisi, o si lavora per uscirne tutti insieme, oppure non si riesce proprio a uscirne».
Tra i banchi dell’opposizione non manca chi esprime perplessità sulle scelte fiscali della giunta Kompatscher. «Il taglio dell’Irap mi pare di difficile gestione — sostiene Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia - L’Alto Adige nel cuore — fermo restando che i diritti dei lavoratori sono sacri, chi stabilisce e come se un’azienda applica o meno un contratto appropriato? Il timore è che qui, un po’ come avviene a Roma, si lavori non a semplificare il sistema delle tasse ma, al contrario, a tenere alte le imposte».
Urzì (Fdi) «Sacrosanti i diritti dei lavoratori, ma chi deve verificare la correttezza dei contratti applicati?»