Corriere dell'Alto Adige

Nevola (Lega): il sindaco fa campagna elettorale Rabini (Verdi): servono misure sociali in parallelo

- Raffaele Puglia

La scelta della giunta Caramaschi di presidiare anche i ponti con le telecamere innesca polemiche bipartisan. Da una parte di chi accusa il sindaco «di fare campagna elettorale con i soldi dei cittadini», dall’altra di chi, in maniera elegante, gli ricorda «che forse era meglio investire in misure sociali».

Dai banchi leghisti si solleva l’ira dei consiglier­i che non risparmian­o commenti pesanti: «Caramaschi è ridicolo — afferma Luigi Nevola —. Ha fallito in tutti i campi e ora, in vista delle elezioni, cerca di racimolare qualche consenso utilizzand­o le proposte della Lega». Il Carroccio, pur favorevole alle nuove telecamere, non accetta il cambio nel punto di vista in tema di sicurezza: «Quando chiedevamo noi misure di questo tipo ci accusavano di essere fascisti — attacca — e ci dicevano che il problema sicurezza era solo una nostra percezione. Ora tutto d’un tratto il sindaco si accorge che il problema c’è e cambia idea. Un po’ come col Daspo. Caramaschi e i suoi devono fare pace con se stessi, ammettere di aver fallito e di essere alla frutta».

Meno furibonda la consiglier­a dei Verdi Chiara Rabini che, seppur non contestand­o apertament­e la nuova misura, ammette che ne avrebbe preferita una che tenesse in consideraz­ione la condizione di coloro che ogni giorno si trovano a dover passare la notte all’addiaccio: «Avremmo preferito che venissero potenziate le misure inclusive, altrettant­o urgenti — afferma —. Non dico che le telecamere non siano una valida misura, ma che le due cose potrebbero andare di pari passo».

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