Nevola (Lega): il sindaco fa campagna elettorale Rabini (Verdi): servono misure sociali in parallelo
La scelta della giunta Caramaschi di presidiare anche i ponti con le telecamere innesca polemiche bipartisan. Da una parte di chi accusa il sindaco «di fare campagna elettorale con i soldi dei cittadini», dall’altra di chi, in maniera elegante, gli ricorda «che forse era meglio investire in misure sociali».
Dai banchi leghisti si solleva l’ira dei consiglieri che non risparmiano commenti pesanti: «Caramaschi è ridicolo — afferma Luigi Nevola —. Ha fallito in tutti i campi e ora, in vista delle elezioni, cerca di racimolare qualche consenso utilizzando le proposte della Lega». Il Carroccio, pur favorevole alle nuove telecamere, non accetta il cambio nel punto di vista in tema di sicurezza: «Quando chiedevamo noi misure di questo tipo ci accusavano di essere fascisti — attacca — e ci dicevano che il problema sicurezza era solo una nostra percezione. Ora tutto d’un tratto il sindaco si accorge che il problema c’è e cambia idea. Un po’ come col Daspo. Caramaschi e i suoi devono fare pace con se stessi, ammettere di aver fallito e di essere alla frutta».
Meno furibonda la consigliera dei Verdi Chiara Rabini che, seppur non contestando apertamente la nuova misura, ammette che ne avrebbe preferita una che tenesse in considerazione la condizione di coloro che ogni giorno si trovano a dover passare la notte all’addiaccio: «Avremmo preferito che venissero potenziate le misure inclusive, altrettanto urgenti — afferma —. Non dico che le telecamere non siano una valida misura, ma che le due cose potrebbero andare di pari passo».