Coltivava cannabis, muratore arrestato
Pergine, in casa rinvenuti tre chili di marijuana. Trovate anche 19 tartarughe
TRENTO Durante il giorno passava il tempo sul cantiere o a bordo della sua Mercedes a fare avanti e indietro dalla Valsugana al capoluogo, poi quando scendeva la sera si rilassava abitualmente in un locale sulle rive del lago di Caldonazzo sorseggiando bevande alcoliche pregiate. Un tenore di vita piuttosto elevato che non corrispondeva però a quanto certificato dalla sua dichiarazione dei redditi. Da qui i controlli e la successiva scoperta della Guardia di finanza: oltre a gestire l’impresa edile, il muratore — quarantasettenne residente a Pergine — si prendeva cura anche di piantine di marijuana.
Dopo ore ed ore di pedinamenti e lunghi servizi di osservazione, la Guardia di finanza di Borgo Valsugana aveva maturato sin dall’inizio il dubbio che il muratore fosse coinvolto in un’altra attività, di tutt’altro genere. Un sospetto che si è tramutato in certezza non appena i militari sono entrati per una verifica fiscale nel condominio in cui si trovava l’appartamento del quarantasettenne, nonché sede legale della sua impresa. Dal giroscale della palazzina proveniva infatti un forte odore di marijuana. Quando poi sono entrati nell’abitazione del muratore (di origini siciliane), i finanzieri — supportati dalle unità cinofile antidroga della compagnia di Trento — hanno scoperto tre chili di marijuana riposti in alcune cassette per l’essiccazione. A quel punto le ricerche sono state estese anche ai dintorni dell’abitazione dove, in un terreno vicino, il muratore aveva ricavato uno spazio per la coltivazione delle piante di cannabis, per un peso complessivo di due chili.
Ma oltre ai fiori di cannabis, il muratore — arrestato poi con l’accusa di coltivazione di piante di marijuana e detenzione ai fini di spaccio — teneva in casa diciannove tartarughe ed un serpente, conservato all’interno di un barattolo di vetro. Non possedendo alcuna autorizzazione, gli animali sono stati sequestrati dai militari della guardia di finanza in collaborazione con gli agenti della forestale di Pergine ed un esperto del Muse.
L’uomo, fino ad oggi incensurato, è stato tratto in arresto con l’accusa di coltivazione di piante di marijuana e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e trasferito nella casa circondariale di Spini di Gardolo.