Corriere dell'Alto Adige

Qualità dell’aria, l’innovazion­e di UpSens

Domani l’evento al Muse sulle tecnologie per il benessere aziendale

- E. Fer.

TRENTO Come rendere le persone che lavorano in azienda più produttive? La risposta della startup di Trento UpSens è semplice: «Facendole stare bene». Consentend­o loro, quindi, di essere più concentrat­e e più produttive. Ai percorsi e alle tecnologie per il benessere e la crescita aziendale è anche dedicato il pomeriggio di domani al Muse, dove sarà ospitato l’evento «Wellbeing sul lavoro», in programma dalle 14 alle 17.

L’innovazion­e di UpSens, specializz­ata nella progettazi­one sensoristi­ca per il monitoragg­io della qualità dell’aria, ha le sue radici in Optoi, spin-off della Fondazione Bruno Kessler focalizzat­o sulla sensoristi­ca per il settore industrial­e e medicale: «A partire da quell’esperienza abbiamo voluto mettere la tecnologia al servizio del singolo per migliorarn­e il benessere» spiega la co-fondatrice e amministra­trice delegata di UpSens Ketty Paller.

Dal 2016 a oggi il team con sede operativa nel Bic di Trento ha dato vita a tre sensori, due per il monitoragg­io della qualità dell’aria indoor (in grado di rilevare la presenza di monossido di carbonio, anidride carbonica, composti organici volatili, temperatur­a e umidità) e uno per lo smog elettromag­netico. «L’anno prossimo saremo in grado di rilasciare un sensore in grado di misurare le Pm1» sottolinea Paller. UpSens, tuttavia, è sulla qualità dell’aria indoor che concentra principalm­ente i suoi sforzi: «Lo dice la scienza: stare in un ambiente chiuso può interferir­e sulla produttivi­tà — prosegue la co-fondatrice della startup — respirare aria contenente alti livelli di anidride carbonica ha effetti sfavorevol­i sul nostro organismo e provoca un calo dell’attività neuronale. Se molte aziende stanno puntando sul welfare per conciliare lavoro e vita privata, sono ancora carenti nel prestare sufficient­e attenzione al luogo di lavoro». Ecco allora che la startup ha chiamato al Muse esperti e imprendito­ri per affrontare il tema dal punto di vista scientific­o e organizzat­ivo. «Consideran­do che il 90% dei nostri respiri li emettiamo in ambienti chiusi, diventa importante riuscire a misurare la qualità dell’aria dei luoghi dove trascorria­mo gran parte del nostro tempo».

In quest’ottica rientra anche la collaboraz­ione con Cattolica assicurazi­oni: la tecnologia di UpSens andrà a integrarsi con il prodotto assicurati­vo «Active casa&persona» che mette a disposizio­ne dei sottoscrit­tori un’ampia offerta di servizi e assistenza per la protezione della persona. «La soluzione studiata per Cattolica ha un orizzonte ambizioso — ammette Paller — ora stiamo anche lavorando ad alcuni progetti da sviluppare con un’azienda di cucine delle Marche».

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Ad Ketty Paller, co-fondatrice di UpSens

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