«Personale», il doppio show di Mannoia
Auditorium Santa Chiara La cantautrice in scena con tredici nuovi brani abbinati alle sue fotografie «Canto la mia visione del mondo, è un disco sull’amore universale»
Il live «Personale» di Fiorella Mannoia sarà questa sera e domani sul palco dell’Auditorium Santa Chiara di Trento (ore 21).
Il più recente disco di una delle più importanti signore della canzone italiana può essere letto in una doppia accezione che mescola musica e fotografia.
Tredici nuovi brani abbinati a tredici fotografie, scattate dalla stessa Fiorella, che raccontano storie di consapevolezze e prese di coscienza, riflessioni su se stessi, sull’umanità, sulla vita e sui sentimenti in tutte le loro sfaccettature.
«Una piccola e umile personale», così ha definito il disco la stessa interprete romana che in questi ultimi anni ha scoperto la passione per la fotografia. «Sono circa due anni che in maniera del tutto naturale e senza pretese mi sono avvicinata alla fotografia – ha spiegato - non avrei mai pensato di potermi appassionare così tanto, avevo aperto una pagina Instagram sotto falso nome in cui pubblicavo i miei scatti, lo facevo per pura passione e ne ho sempre avuto pudore. Poi ad un certo punto i miei collaboratori li hanno notati e mi hanno spinto a metterli nel disco. Di certo non sono le foto più belle ma sono quelle che a mio avviso rispecchiano i testi delle canzoni. Perché le fotografie raccontano prima di tutto delle storie, esattamente come le canzoni. Ecco perché Personale è la mia visione del mondo. La fotografia ha cambiato la mia percezione della realtà: un volto, un taglio, una prospettiva possono in qualche modo bilanciare anche un sentimento».
Un disco in cui Fiorella privilegia il ruolo di interprete, dopo le ottime prove anche in veste di autrice, e si avvale di firme storiche come quelle di Ivano Fossati in Penelope e Luca Barbarossa in L’amore al potere.
«Questo album è un lavoro sull’amore nel senso più ampio del termine e il brano manifesto è L’amore al potere - ha dichiarato -un testo in romanesco scritto da Luca Barbarossa in cui poche intense parole sintetizzano il desiderio di infondere speranza: “Co’ le carezze famo opposizione”. Combatto questo clima di odio internazionale, cercando di combatterne soprattutto il linguaggio. Le parole sono pericolose, sono armi con cui si stuzzica la pancia di chi vive i problemi, di chi ha la vocazione allo slogan, di chi altrimenti certe cose non le direbbe per pudore».
Un disco da cui sono stati tratti I singoli Il peso del coraggio, Il senso e Imparare ad essere una donna, che si uniranno ai successi di una carriera iniziata nel corso degli anni ‘80 punteggiata da classici come Quello che le donne non dicono, I treni a vapore, I dubbi dell’amore e Il cielo d’Irlanda.
Sul palco Fiorella Mannoia sarà accompagnata dalla band formata da Carlo Di Francesco (percussioni e direzione musicale), Diego Corradin (batteria), Claudio Storniolo (pianoforte e tastiere), Luca Visigalli (basso), Max Rosati (chitarre) e Alessandro De Crescenzo (chitarre). Tutto esaurito il concerto di questa sera, sono ancora disponibili alla cassa dell’Auditorium gli ultimi biglietti per la data di domani.