L’ex governatore bacchetta Arno «Su questo tema cambia spesso idea»
BOLZANO Per qualcuno è il “mandante” degli attacchi ad Arno Kompatscher, per tutti è il grande saggio della Svp. Luis Durnwalder, 78 anni di cui 25 da Landeshauptmann tra il 1989 e il 2014, sostiene non si debba drammatizzare la questione doppio passaporto, non rinunciando, però, a un monito al proprio successore. «Anche lui ha scritto lettere a Vienna sulla questione — Durnwalder — a seconda delle situazioni si dice favorevole o meno. Non è chiaro, dunque, come la pensi».
Durnwalder, l’Obmann Philipp Achammer ha fatto bene a sollecitare Vienna?
«Credo si stia discutendo molto, ma non utilmente. La decisione di accordare il doppio passaporto, eventualmente, sta in capo alle istituzioni austriache. L’Italia, a suo tempo, ha deciso di dare la possibilità del passaporto alle proprie minoranze in Slovenia o in Istria o ai discendenti di seconda
Autodeterminazione L’Austria può decidere a chi concedere la cittadinanza senza chiedere permessi. Proprio come ha fatto l’Italia per le minoranze in Istria e gli oriundi
generazione in altri Paesi, senza chiedere permessi».
La lettera, dunque, è stata inopportuna?
«Quante lettere sono partite negli anni... Tutti abbiamo scritto e detto che se l’Austria decidesse di accordare la possibilità, saremmo grati. Ma anche non fosse, non sarebbe un problema».
Lei si sarebbe arrabbiato se, negli anni in cui era presidente, l’Obmann avesse preso una simile iniziativa a sua insaputa?
«Non so, è passati tanto tempo. Al di là delle battute, la questione è nata male e sarebbe stato opportuno parlarsi».
Qualcuno vuole fare la scarpe a Kompatscher?
«Nessuno vuole fare le scarpe a Kompatscher. Si è solo aperta un discussione che non ha ragion d’essere. Se poi Vienna decidesse l’ok al passaporto, avrei una proposta».
Quale?
«Che il passaporto possa essere richiesto da chi è erede di residenti in Sudtirolo tra il 1918 e il 1920, quando si completò il passaggio dall’Austria all’Italia. L’opportunità varrebbe per tutti e tre i gruppi linguistici».
Modalità
Il documento dovrebbe poter essere richiesto dagli eredi dei residenti in Sudtirolo tra il 1918 e il 1920, a prescindere dal gruppo linguistico