Nuova nevicata, scatta l’allarme
La Protezione civile: «Usate l’auto solo se necessario». Brunico, assalto al supermercato
Anche ieri neve e pioggia hanno mandato al tappeto i le intere vallate orientali con scuole chiuse, collegamenti ferroviari saltati e viabilità in tilt sia per le strade imbiancate che per gli alberi schiantati. In val Pusteria e valle Aurina 2.000 case sono rimaste al buio per quasi 36 ore. Oggi nuova ondata di maltempo.
BRUNICO Una nuova giornata di pioggia mista a neve in fondovalle e tanta neve alle quote appena superiori, quella di mercoledì, è bastata ancora una volta e nonostante le corrette previsioni meteo, a mandare al tappeto le intere vallate orientali della Provincia, Val Badia, Pusteria e Valle Aurina. Il maltempo infatti, ha nuovamente portato con sé disastrose problematiche di protezione civile: scuole chiuse, collegamenti ferroviari saltati sull’intero asse pusterese, viabilità stradale nel caos sia per la neve che per le interruzioni causate dagli alberi schiantatisi sulle arterie innevate (molte altre piante sono pericolanti) e soprattutto l’interruzione della fornitura di energia elettrica praticamente per le intere valli Pusteria (soprattutto la parte bassa) e Aurina, che ha fatto saltare anche la rete internet e delle telecomunicazioni per quasi 36 ore: e ieri sera, dopo faticose operazioni di ripristino, rimanevano ancora 2.000 case al buio.
Nelle ultime 48 ore sono stati 500 gli interventi di emergenza.
«Con i pompieri abbiamo fatto un gran lavoro — ha detto il sindaco di San Lorenzo di Sebato Martin Ausserdofer —, tutte le frazioni sono raggiungibili, anche se da noi restano ancora dei masi isolati ed il problema delle comunicazioni tuttora interrotte». A questo proposito, Tim precisa che i disservizi sulle linee dipendono non da guasti alle infrastrutture di telefonia, «ma dalla mancanza dell’energia elettrica che alimenta gli apparati trasmissivi della rete. Già nella serata di mercoledì ufficialmente chiusa restava solo la Ss52 di Alemagna da Dobbiaco mentre tutti i centri abitati erano nuovamente raggiungibili. Pur se a scartamento ridotto, riaperta anche la linea ferroviaria della Pusteria (ma i treni fanno registrare ritardi).
Il problema più grosso e che ha interessato quasi 39 mila utenze pubbliche e private, è però rappresentato dall’interruzione della somministrazione di energia elettrica, dovuta al cedimento contemporaneo delle linee ad alta ed altissima tensione gestite da Terna sulle direttrici Comelico, passo Monte Croce e Val Pusteria e passo Campolongo, Corvara e San Lorenzo di Sebato, ovvero le dorsali che garantiscono il fabbisogno di energia alla valle. Un intervento di Edyna e di Terna, già mercoledì, è riuscito a fornire energia dalla centrale idroelettrica di Lappago alle utenze di Valle Aurina, Brunico e San Lorenzo dalle 23.30 di mercoledì alle 5/6 del mattino di ieri, ma il sistema è collassato al momento della nuova, massiccia richiesta di energia al mattino. L’interruzione di quasi tutte le attività commerciali e cittadine di mercoledì è quindi proseguita anche nella mattinata di ieri, quando con il parziale ritorno alla normalità, l’assenza di energia elettrica ha ripreso a farsi sentire in tutti i momenti della vita quotidiana.
Un tavolo di crisi, cui hanno preso parte il sindaco di Brunico, Protezione civile e Forze dell’Ordine ha cercato di fare fronte alla situazione ed alle richieste delle popolazione, avvertita del perdurare dell’emergenza tramite il sistema di altoparlanti. Solo dopo le 14 però è stato possibile un parziale ritorno alla normalità con la ripresa dell’erogazione provvisoria dell’energia elettrica e l’appello del sindaco di Brunico Roland Griessmair: «Le linee di Terna che sono state ripristinate sono ancora altamente instabili. Il mio appello va a tutti i cittadini per un uso moderato e solo per l’indispensabile dell’energia elettrica, al fine di evitare nuovi collassi». Intanto le scuole e gli asili di Brunico oggi restano chiusi.
Oggi nuova ondata di maltempo. Stavolta non sarà la Pusteria l’epicentro: rimane però (fino alle 12 di sabato) lo stato di allerta arancione, il più serio prima del rosso, per l’area dolomitica e le valli d’Ultimo, Passiria, Ridanna e la zona del Brennero. Previsti fino a 70 cm di neve in quota e forti piogge sul fondovalle. «Usate l’auto solo in caso di assoluta necessità». Per tenere libero l’accesso ai mezzi di soccorso, da ieri sera l’A22 in direzione Nord è percorribile a corsia unica.