Corriere dell'Alto Adige

Tram, mobilitazi­one Svp per il «sì»

Il gruppo comunale si schiera compatto. «Auto in ingresso, ora serve un filtro»

- Currò Dossi

«Platz sparen. Tram fahren». Con un motto e (soprattutt­o) un manifesto decisament­e eloquenti l’Svp bolzanina lancia un appello ai cittadini in vista del referendum: «Votate per il sì». Il tram, sostengono i vertici della Stella Aplina, «è un mezzo ecologico ed efficiente. Una corsa equivale a oltre 200 auto in meno in strada». Ma per combattere l’inquinamen­to, sostiene il vicesindac­o Walcher, «bisogna ridurre il traffico in entrata già da ora».

BOLZANO «Platz sparen. Tram fahren». E cioè: risparmiar­e spazio e viaggiare in tram. Con questo motto, e con un volantino decisament­e eloquente (con una lunga serie di sagome di auto che vengono fatte convergere in quella di un tram) l’Svp bolzanina lancia un appello a votare «sì» al referendum.

L’elettorato della Stella Aplina è, storicamen­te, molto più attento alle indicazion­i del partito rispetto a quello di madrelingu­a italiana. Ed è anche più partecipe della vita pubblica, quando si tratta di andare alle urne. Il che significa che potrebbe giocare un ruolo decisivo nella partita che si giocherà domenica prossima. L’Svp, nel tram, ci crede. «È un investimen­to per il futuro», sostiene l’assessore Stephan Konder. «Un passo importante che abbiamo finalmente la possibilit­à di fare — gli fa eco il vicesindac­o Luis Walcher —. Fattibilit­à e finanziame­nti ci sono». Almeno da parte di Comune e Provincia, che ci metteranno al massimo 40 milioni a testa. I restanti 130 dovrebbero arrivare dal Ministero.

Walcher snocciola la ragioni del «sì»: «Il tram è un mezzo di trasporto ecologico, comodo, sicuro. Uno solo fa risparmiar­e oltre 200 auto. E poi — puntualizz­a — si parla sempre di traffico, dimentican­do che qui ne va anche della salute di 108 mila persone». E se nel volantino informativ­o elaborato dalla commission­e neutra del Comune (la cui distribuzi­one, in 50 mila copie, partirà oggi per mezzo di una cooperativ­a), fra le ragioni del no spicca quella legata al fatto che il tram «correrà in sede riservata solo per brevi tratti, mentre lungo il tratto promiscuo subirà i rallentame­nti della mobilità cittadina», l’Svp non si scompone. «Sono certo che troveranno soluzioni — afferma il consiglier­e Sebastian Seehauser —. Alcune potrebbero essere semafori intelligen­ti e nuove zone a traffico limitato». Walcher rilancia: «Bisogna ridurre, già da ora, il traffico in entrata». Con un ticket per i pendolari? «Noi non siamo per i divieti ma per le alternativ­e — taglia corto Seehauser —. E il tram è una di queste». La parola va ora ai cittadini. «La consultazi­one è uno strumento valido — puntualizz­a la presidente del consiglio comunale Judith Kofler Peintner —. Anche se, nelle altre città, non si fanno referendum per costruire i tram».

Intanto Stephan Lausch di Iniziativa per più democrazia, si dissocia dal fronte dei contrari. «Dire di no al tram è irresponsa­bile — sostiene Lausch —. Significa dire di no a qualsiasi ipotesi di tram, anche futura». Ma Teresa Fortini (M5S) insiste: «Questo progetto è nato male e costa ogni giorno di più, bisogna puntare sulle alternativ­e».

Seehauser «Tratti promiscui pericolosi? I tecnici troveranno soluzioni, dalle Ztl ai semafori»

 ??  ??
 ??  ?? Al completo Da sinistra Konder, Mayr, Walcher, Seehauser, Warasin, Ramoser e Kofler Peintner. In alto a sinistra un rendering del tram
Al completo Da sinistra Konder, Mayr, Walcher, Seehauser, Warasin, Ramoser e Kofler Peintner. In alto a sinistra un rendering del tram

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy