Container all’ex Gorio Volkspartei contraria: intervenga la Provincia
L’ampliamento dei posti passa senza i voti Svp. Walcher: Bolzano al limite, intervenga la Provincia Caramaschi furioso: «Da anni chiediamo più sostegno». Deeg: «Pronti a incontrare il Comune»
Il Comune da l’ok all’apertura di 32 container all’ex Gorio per accogliere i lavoratori senzatetto ma l’Svp vota contro. «Il Comune spende già tanto, la Provincia deve fare di più» attacca il vicesindaco Walcher. Furioso il sindaco Caramaschi: «Lo dico da anni ma dobbiamo dare risposte a chi lavora». Deeg: «Pronta a incontrare la giunta».
BOLZANO La maggioranza in Comune si spacca sull’emergenza freddo. O, per meglio dire, sullo spostamento di 32 lavoratori dal Centro di via Comini al Centro profughi dell’ex caserma “Gorio” in via Macello. A votare compatta contro la delibera, nella seduta straordinaria di giunta di ieri, la Volkspartei con il vicesindaco Luis Walcher e l’assessore Stephan Konder. Il provvedimento è, comunque, passato, con i voti favorevoli del sindaco Renzo Caramaschi e degli assessori Marialaura Lorenzini, Monica Franch e Juri Andriollo. Assente Angelo Gennaccaro.
Ma di che cosa si tratta? In pratica trentadue persone, con regolare occupazione, verranno trasferite in dei container messi a disposizione dalla Provincia all’ex «Gorio» e, visto che hanno uno stipendio, dovranno contribuire alle spese. Trentadue posti che si andranno a liberare al Centro per l’emergenza freddo, dove sono in lista d’attesa circa un’ottantina di persone, che, al momento, anche con queste basse temperature, dormono per strada. Un tema , quello dell’alloggio per le persone extracomunitarie, che lavorano e che hanno un’entrata mensile, ma non riescono a trovare casa, che è stato posto come una questione centrale da risolvere dall’assessore Juri Andriollo nella relazione fatta all’ultima seduta del Consiglio comunale.
Convinto del suo «no» è il vicesindaco Luis Walcher che, con questa decisione, vuole mandare segnali chiari alla Provincia, ma anche all’assessora del suo stesso partito, Waltraud Deeg, che, in un incontro delle settimane scorse con l’assessore Andriollo, ha avviato un dialogo proprio per cercare una soluzione al problema alloggi. «Con questo voto — sottolinea — vogliamo subito un incontro con la Provincia. É necessario un chiarimento. Il problema non sono solo queste 32 persone, ma anche gli altri 100 che dormono per strada. Bolsoldi zano non ce la fa, anche economicamente». Una posizione suona come strizzata d’occhio alla Lega, che, a Bolzano, punta ad avere il sindaco e a governare in alleanza con la Svp.
Sorride meno, anzi sbotta il sindaco Caramaschi: «Walcher è arrivato adesso e scopre l’acqua calda quando chiede la distribuzione su tutta la provincia dei profughi che arrivano da noi. Anch’io voglio questo, peccato che in questo caso si tratta di lavoratori, che non riescono a trovare un alloggio. Che facciamo? Li lasciamo dormire sotto i ponti? E poi spendiamo più
per pulirli. Ricordo a Walcher che siamo riusciti a spostare molte persone in questi anni in altri comuni della provincia. E adesso lui arriva e scopre l’America. Certo che se dovesse arrivare un numero maggiore di profughi chiederò a Provincia e Prefettura di attivare un piano. Anzi, oggi stesso (ieri, ndr) nella riunione del Consorzio dei Comuni porrò il tema».
Si dice sbalordita anche Waltraud Deeg, compagna di partito del vicesindaco e assessora provinciale al welfare. «Ma cosa mi dice – inizia. Se Walcher me lo avesse chiesto, gli avrei dato tutti i chiarimenti del caso. Non capisco il senso di questo voto. Si tratta di persone che lavorano a Bolzano. Non possiamo metterle in altri comuni. E poi c’è adesso una forte emergenza freddo ed è bene liberare posti. Io sono disponibile a incontrare Walcher e tutta la giunta. Con Bolzano c’è un ottimo rapporto su questi temi e su quello dell’alloggio è necessario anche un coinvolgimento degli imprenditori. Così come avviene per l’agricoltura e turismo, gli imprenditori dovrebbero trovare degli alloggi per questi loro dipendenti».