Tram, comitato all’attacco «Pubblicità insufficiente»
Costa: tabelloni assenti in molte piazze, si condiziona il voto. Andriollo: critiche pretestuose
BOLZANO L’informazione sul referendum consultivo sul tram «è molto carente e ovattata»: lo sostiene Davide Costa, promotore del «Comitato traffico cittadini di Bolzano», puntando il dito contro il Comune, che però respinge ogni accusa. «Ad oggi — scrive Costa — il Comune non solo non ha ancora presentato il progetto in consiglio comunale e alla commissione mobilità cittadina, ma si è ben guardato dal mettere i tabelloni di propaganda elettorale nelle principali vie dove transiterà il futuro tram. Forse non si vuole che in viale Druso,
in Corso Italia (ad eccezione di piazza Adriano), in Corso Libertà, in piazza Vittoria, in via Cassa di Risparmio e nella zona a traffico limitato, vi sia una presa di coscienza della manifestazione referendaria, proprio lì dove i cittadini dovranno subire in prima persona i lavori sotto casa o davanti alla propria attività commerciale per anni e anni». Costa aggiunge: «Anche nelle principali piazze dove transitano migliaia di bolzanini sono assenti i tabelloni. A questo punto affermare che si tratta di una semplice svista — conclude Costa — fa sorridere. Il sospetto è che ci sia stata un’accurata scelta e una chiara volontà a far passare il referendum nel dimenticatoio». Pronta la replica da parte degli esponenti della giunta comunale. L’assessore Juri Andriollo difende l’operato del Comune: «Credo che la scelta dell’ubicazione dei cartelli sia stata determinata da motivi tecnici o di calendarizzazione, e forse sarà anche provvisoria. Le accuse di voler condizionare in qualche modo l’orientamento del voto sono del tutto pretestuose».