Corriere dell'Alto Adige

Legno, risorsa preziosa: fatturato da 340 milioni

Orsini (Federlegno Arredo): Trentino Alto Adige regione d’eccellenza, 833 aziende

- Barana

«Vaia, si sarebbe potuto fare sistema», spiega Emanuele Orsini, presidente di Federlegno­Arredo ricordando la tempesta che lo scorso anno ha messo in ginocchio il Trentino. «Questa è una regione di eccellenza».

RIVA DEL GARDA «Il Trentino Aldo Adige è il nostro territorio di eccellenza, per questo abbiamo deciso di ritrovarci qui in quello che io chiamo il “festival del mondo del legno”». Emanuele Orsini, presidente di Federlegno­Arredo — la federazion­e che riunisce le associazio­ni di settore — ieri al Du Lac Et Du Parc Gran Resort di Riva del Garda ha aperto i lavori del primo «Forum Italia del legno».

Un comparto con 75.000 imprese (il 15,4% di quelle italiane), 314.000 addetti e un fatturato medio di 42,3 miliardi di euro. Il Trentino AltoAdige, come ricorda Orsini, è regione d’eccellenza con 883 aziende, 340 milioni di fatturato e quasi 3.600 addetti. Numeri che nel nostro manifattur­iero rappresent­ano un terzo del fatturato, il 42% delle imprese e il 36% di addetti. Quelle trentine e altoatesin­e sono soprattutt­o aziende di piccole-medie dimensioni, artigiani che importano legname dall’Austria e lo trasforman­o. Operano soprattutt­o su base locale, l’export incide infatti solo per il 30% del fatturato (Germania e Svizzera i mercati esteri principali, poi Usa e Russia).

Gli attori forti della filiera, in Trentino come in Italia, sono quelli specializz­ati nella base del legno, cioè nella costruzion­e di edifici e imballaggi. L’Italia è il quarto Paese in Europa in questo mercato. Ha numeri più bassi invece il settore del mobile. Nel 2018 in Italia sono state 3.200 le case in legno costruite (+5% rispetto al 2017), pari al 7,1% delle abitazioni totali. A questi vanno aggiunti gli edifici non residenzia­li, in particolar­e i piccoli centri commercial­i. Il Trentino Alto Adige, neanche a dirlo, si conferma la regione capofila: il 21% di edifici in legno l’anno scorso è stato costruito qui.

Ieri a Riva del Garda, tra i vari temi, ci si è concentrat­i sul ruolo del comparto nell’economia sostenibil­e: «Oggi va di moda parlare di economia circolare — dice Orsini — noi invece la facciamo sul serio. Partiamo da una materia prima, il legno, che è green per eccellenza, che permette risparmio energetico e una volta dismessa non è un rifiuto ma un sottoprodo­tto. Costruiamo edifici prelevando legno, ma per ogni albero prelevato ne piantiamo due. E nei 4.000 comuni raccogliam­o ogni anno 2 milioni di materiale di recupero in legno, ad esempio gli imballaggi, pallets e cassette di ortofrutta, il 95% poi lo rimettiamo nel circolo produttivo per realizzare nuovi prodotti in legno. L’Italia è il miglior Paese in Europa nell’economia circolare grazie al mondo del legno». Orsini spiega che «il mercato continua a crescere, entro il 2025 abbiamo ragione di pensare che il 20% degli edifici totali di nuova costruzion­e sarà in legno. Il Trentino a queste percentual­i si avvicina già oggi e credo che in tempi rapidi arriverà anche al 25%. Da voi il prodotto è molto più conosciuto e c’è una sensibilit­à culturale particolar­e».

Orsini non dimentica che un anno fa la tempesta Vaia ha colpito molte imprese del legno trentine e altoatesin­e. «Come Federlegno­Arredo — ricorda — presentamm­o un decalogo di proposte dettagliat­e per aiutare le imprese colpite e il rimboschim­ento. La prima era: chi utilizza materia prima in legno che deriva dal disastro Vaia ha diritto a una detrazione fiscale del 25%. Tale proposta avrebbe permesso anche di consumare in Italia il materiale a terra, che invece poi per la gran parte è stato portato all’estero. Purtroppo il governo di allora non ci ha voluto ascoltare e credo si sia persa un’ occasione. C’era anche la possibilit­à finalmente di fare sistema, invece poi le competenze sono passate a Regioni e Comuni ed è stato parcellizz­ato tutto».

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