Jihadisti, Londra valuta l’estradizione
Due terroristi condannati a Bolzano si oppongono alla richiesta
BOLZANO Sarà il Westminster Magistrates Court di Londra a valutare, lunedì prossimo, la richiesta di estradizione avanzata dall’Italia per due jihadisti condannati dalla Corte d’assise di Bolzano. Si tratta di Abdul Rahman Rahim Zana e Hamad Bakr, condannati a 7 anni e 6 mesi ciascuno per terrorismo, quali seguaci del Mullah Krekar, leader indiscusso dell’organizzazione Rawty Shax, condannato a 12 anni. Anche per Krekar l’Italia ha chiesto l’estradizione, in questo caso alla Norvegia, ed è in attesa di una risposta. Per i due jihadisti residenti nel Regno Unito, dunque, lunedì è in programma l’udienza alla Westminster Magistrates Court, cioè la stessa corte, competente per i casi di estradizione, chiamata a decidere anche sul caso di Julian Assange. A chiedere l’estradizione di Assange sono stati gli Stati Uniti, dove il fondatore di Wikileaks rischierebbe pesanti condanne per aver pubblicato documenti riservati sulle attività dell’esercito americano in Iraq e in Afghanistan. Abdul Rahman Rahim Zana e Hamad Bakr hanno intanto presentato opposizione, tramite i loro avvocati, alla richiesta di estradizione, adducendo tre motivazioni: la prima è che in Italia verrebbero rinchiusi in carceri di massima sicurezza, la seconda è relativa al rischio di venire trasferiti a fine pena in Iraq, la terza fa riferimento alla circostanza che il reato sarebbe stato compiuto nel Regno Unito e non in Italia.
La corte
Il Westminster Magistrates Court è lo stesso tribunale del caso Assange