Corriere dell'Alto Adige

Jihadisti, Londra valuta l’estradizio­ne

Due terroristi condannati a Bolzano si oppongono alla richiesta

- Luigi Ruggera

BOLZANO Sarà il Westminste­r Magistrate­s Court di Londra a valutare, lunedì prossimo, la richiesta di estradizio­ne avanzata dall’Italia per due jihadisti condannati dalla Corte d’assise di Bolzano. Si tratta di Abdul Rahman Rahim Zana e Hamad Bakr, condannati a 7 anni e 6 mesi ciascuno per terrorismo, quali seguaci del Mullah Krekar, leader indiscusso dell’organizzaz­ione Rawty Shax, condannato a 12 anni. Anche per Krekar l’Italia ha chiesto l’estradizio­ne, in questo caso alla Norvegia, ed è in attesa di una risposta. Per i due jihadisti residenti nel Regno Unito, dunque, lunedì è in programma l’udienza alla Westminste­r Magistrate­s Court, cioè la stessa corte, competente per i casi di estradizio­ne, chiamata a decidere anche sul caso di Julian Assange. A chiedere l’estradizio­ne di Assange sono stati gli Stati Uniti, dove il fondatore di Wikileaks rischiereb­be pesanti condanne per aver pubblicato documenti riservati sulle attività dell’esercito americano in Iraq e in Afghanista­n. Abdul Rahman Rahim Zana e Hamad Bakr hanno intanto presentato opposizion­e, tramite i loro avvocati, alla richiesta di estradizio­ne, adducendo tre motivazion­i: la prima è che in Italia verrebbero rinchiusi in carceri di massima sicurezza, la seconda è relativa al rischio di venire trasferiti a fine pena in Iraq, la terza fa riferiment­o alla circostanz­a che il reato sarebbe stato compiuto nel Regno Unito e non in Italia.

La corte

Il Westminste­r Magistrate­s Court è lo stesso tribunale del caso Assange

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy