Corriere dell'Alto Adige

Presidio dei migranti in questura «Permessi, serve una sala d’attesa»

Code al freddo per i permessi di soggiorno. La replica: valutiamo

- Massimo Minniti

BOLZANO Una sala d’attesa a norma per tutte le persone che si recano in questura: è questa la richiesta avanzata ieri nel corso di un presidio organizzat­o davanti alla questura di Bolzano. «Sollecitia­mo una sala d’aspetto al riparo dal freddo» o «Diritti e rispetto per tutti» si legge dai cartelli dei manifestan­ti.

La sala d’aspetto alla questura di Bolzano sembra essere molto piccola, in grado di contenere non più di una ventina di persone, facendo restare gli altri fuori al freddo. Fra queste ci sarebbero, ogni giorno, anche donne in gravidanza, bambini e anziani. «È una situazione difficile per gli utenti. Vogliamo attirare l’attenzione sul problema» spiega l’organizzat­ore del presidio, il delegato sindacale Uil, Papadam Diop. «Una sala d’attesa sarebbe utile per i moltissimi stranieri che ogni giorno sono in coda davanti al cancello della questura, e migliorere­bbe il lavoro per gli agenti della polizia». Le attese sembrano essere lunghe, e giornalmen­te la coda arriva quindi ad essere composta da circa 50-100 persone: «Il problema è che le persone arrivano con lo stesso orario di appuntamen­to, ma la metà deve restare fuori perché non c’è abbastanza spazio — commenta Diop — Lasciare le persone fuori al freddo non è l’ideale».

E non sarebbe nemmeno un problema spostare l’ufficio immigrazio­ne: «Magari si potrebbe anche spostare l’ufficio perché non deve essere per forza qui — conclude Diop — Basta affrontare il problema e si troveranno sicurament­e delle soluzioni». Giuseppe Pelella, segretario generale Uil chiede un canale di dialogo tra le istituzion­i: «Io non conosco i problemi struttural­i che ha la questura, ma se c’è la volontà si può fare

 Diop Urge trovare una soluzione. Si potrebbe spostare l’ufficio

 Pelella (Uil) Trovo ingiusto fare attendere la gente all’aperto

tutto. Auspichiam­o a un incontro tra Questura e Comune per cercare una soluzione perché non è un bello spettacolo vedere la gente che aspetta fuori d’inverno. Cercheremo di parlare con il questore e con le istituzion­i cittadine. Ricordiamo che quelli che fanno la fila davanti alla questura saranno i nuovi cittadini». Anche Diallo Mamadou Saliou, vicepresid­ente della Consulta Immigrati sembra essere preoccupat­o per la situazione: «Il nostro è un appello per risolvere il problema. Fa parte del nostro percorso d’integrazio­ne perché siamo in fase di accettazio­ne e di rinnovo dei nostri documenti». Il presidio verrà ripetuto il prossimo mese.

Intanto fonti della questura precisano: «In passato sono già state fatte delle migliorie a vantaggio dell’utenza, ma si può valutare se adottare ulteriori soluzioni, per offrire ad esempio un ripario dalle intemperie».

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 ??  ?? Protesta Il presidio organizzat­o ieri davanti all’ingresso della questura (Foto Klotz/Rensi)
Protesta Il presidio organizzat­o ieri davanti all’ingresso della questura (Foto Klotz/Rensi)

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