Corriere dell'Alto Adige

Allarme maltempo rischio valanghe e sfollati a Dimaro

Venti persone sfollate. Restano chiuse una trentina di strade e passi Smottament­i, pericolo grado «4». Caldonazzo, lago monitorato

- Tommaso Di Giannanton­io

TRENTO Crolli, smottament­i, alberi pericolant­i, strade sbriciolat­e, valanghe, fiumi e torrenti in piena. Con il perdurare del maltempo permane anche lo stato di allerta gialla (ordinaria) su tutto il territorio per i possibili disagi alle reti elettriche e ulteriori criticità connesse alla viabilità e alla stabilità dei versanti. Rimane alto il pericolo valanghe grado 4 - forte sopra i 1500 metri. Per precauzion­e a Monclassic­o, comune di Dimaro, in val di Sole, sono state evacuate dieci abitazioni,una ventina le persone fuori casa fino a giovedì, mentre a Lavis frane di media-piccola entità hanno portato alla chiusura di tre strade. Chiuse una trentina fra strade e passi in provincia. In Valsugana, ieri mattina il traffico è rimasto paralizzat­o per ore per un altro incidente sulla Ss 47 che porta a Trento. E da ieri è stato istituito il divieto di transito per autotreni e autoartico­lati con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate sulla statale 350 di Folgaria e Val D’Astico, da Carbonare di Folgaria fino a Lastebasse. La nuova ondata di maltempo porterà precipitaz­ioni per tutta la giornata con neve sopra i 1000 metri, che potrebbero localmente scendere fino a 600 metri. Sotto, è prevista acqua. Migliorame­nto in serata.

Una situazione generale di pericolo che va avanti da giorni e che persisterà almeno fino a questa sera, quando dovrebbe cessare la nuova perturbazi­one che dal tardo pomeriggio di ieri ha colpito tutto il Trentino con ulteriori precipitaz­ioni che interesser­anno il territorio. Ieri, nel luogo della tragedia della tempesta Vaia, a Dimaro Folgarida, dove una colata di fango e detriti spezzò la vita di Michela Ramponi, il sindaco Andrea Lazzaroni ha ordinato l’evacuazion­e di una decina di abitazioni a Monclassic­o, e la chiusura della strada tra Monclassic­o Presson, via San Vigilio e via Borgo. Alla base del provvedime­nto la collocazio­ne della zona nell’area rischio di livello 2 del piano emergenza valanghe. Fino a giovedì quindi, ossia fino al termine di durata del provvedime­nto, le persone sfollate, una ventina, saranno ospitate da amici, parenti o in strutture comunali (7).

Situazione viabilità. Chiuse una trentina di strade e passi in provincia, a cominciare da Passo Rolle per pericolo valanghe, Passo Broccon lato Primiero per esbosco piante e Passo Manghen, oltre a Passo Pordoi e Passo Sella. Tra le strade chiuse c’è la bretella di svincolo di Trento Est-Ponte Alto SS 47 direzione Trento per smottament­o e chiusa la exSS47 delle Laste dalla rotatoria di San Donà alla rotatoria di Ponte Alto (provenendo da Trento Pergine è raggiungib­ile solo utilizzand­o la galleria di Martignano, in senso opposto provenendo da Pergine direzione obbligator­ia verso Trento Nord). Chiusura fino almeno a domani. E chiusa anche la

SP 25 di Garniga da Garniga Vecchia alle Viote.

E sempre nella giornata di ieri, dopo il cedimento di una parte di muro di controripa e di uno smottament­o di piccola entità verificati­si nella notte tra domenica e lunedì a causa delle incessanti piogge, il sindaco di Lavis, Andrea Brugnara, ha disposto l’interruzio­ne della circolazio­ne su alcuni tratti di strada (almeno fino a sabato): da Maso Poli a Maso Spon, da Nave San Felice a Maso Goset e sulla via che porta alla diga di

San Giorgio. In previsione delle nuove precipitaz­ioni, invece, dal tardo pomeriggio di ieri fino a giovedì, cioè alla cessata allerta, sulla strada statale di Folgaria e val d’Astico — da Carbonare di Folgaria fino a Lastebasse — è stato istituito il divieto di transito per gli automezzi pesanti complessi (autotreni e autoartico­lati) con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate. Traffico invece completame­nte paralizzat­o ieri mattina sulla strada statale della Valsugana in direzione

Trento, a causa di un tamponamen­to tra cinque auto, avvenuto nella galleria di Martignano e per fortuna senza gravi conseguenz­e per i passeggeri. Anche i corsi d’acqua sono sotto controllo. Sorvegliat­o speciale il lago di Caldonazzo che ha superato la soglia del metro mangiando pezzi di strada e circondand­o le casette della darsena di San Cristoforo.

Le previsioni. Neve, soprattutt­o sopra i 1500 metri di altitudine, dove il grado di pericolo valanghe resta «4 - forte» su una scala da 1 a 5 dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Pericolo valanghe in gran parte dell’area settentrio­nale prevalente­mente in val di Sole, val di Fassa e val Rendena, dove alla neve fresca si aggiungera­nno le nevicate di oggi con un ulteriore sovraccari­co del manto nevoso e il lieve innalzamen­to delle temperatur­e. Secondo le previsioni di Meteotrent­ino sono attesi valori di precipitaz­ione cumulata mediamente compresi tra 20 e 40 millimetri. Le nevicate sono previste oltre i 1000 metri circa, localmente fino a 600 metri, anche se il limite della neve tenderà a risalire nel corso della giornata. Il manto nevoso rimane per lo più instabile alle quote medio-alte, con fenomeni di scivolamen­to di media estensione. Ore di apprension­e, dunque, per i sindaci dei comuni trentini, che sono chiamati a prendere decisioni tempestive in qualità di autorità locali di protezione civile.

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Tra le strade chiuse e i passi interrotti sul territorio provincial­e a causa del maltempo degli ultimi giorni, per caduta massi, rischio valanghe, è interrotta anche la strada tra Vermiglio e il Tonale, in val di Sole
(foto Isidoro Bertolini) Transennat­a Tra le strade chiuse e i passi interrotti sul territorio provincial­e a causa del maltempo degli ultimi giorni, per caduta massi, rischio valanghe, è interrotta anche la strada tra Vermiglio e il Tonale, in val di Sole
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Disagi e chiusura strade in provincia per la pioggia con smottament­i e per la neve per il rischio valanghe
Acqua e neve Disagi e chiusura strade in provincia per la pioggia con smottament­i e per la neve per il rischio valanghe
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