Allarme maltempo rischio valanghe e sfollati a Dimaro
Venti persone sfollate. Restano chiuse una trentina di strade e passi Smottamenti, pericolo grado «4». Caldonazzo, lago monitorato
TRENTO Crolli, smottamenti, alberi pericolanti, strade sbriciolate, valanghe, fiumi e torrenti in piena. Con il perdurare del maltempo permane anche lo stato di allerta gialla (ordinaria) su tutto il territorio per i possibili disagi alle reti elettriche e ulteriori criticità connesse alla viabilità e alla stabilità dei versanti. Rimane alto il pericolo valanghe grado 4 - forte sopra i 1500 metri. Per precauzione a Monclassico, comune di Dimaro, in val di Sole, sono state evacuate dieci abitazioni,una ventina le persone fuori casa fino a giovedì, mentre a Lavis frane di media-piccola entità hanno portato alla chiusura di tre strade. Chiuse una trentina fra strade e passi in provincia. In Valsugana, ieri mattina il traffico è rimasto paralizzato per ore per un altro incidente sulla Ss 47 che porta a Trento. E da ieri è stato istituito il divieto di transito per autotreni e autoarticolati con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate sulla statale 350 di Folgaria e Val D’Astico, da Carbonare di Folgaria fino a Lastebasse. La nuova ondata di maltempo porterà precipitazioni per tutta la giornata con neve sopra i 1000 metri, che potrebbero localmente scendere fino a 600 metri. Sotto, è prevista acqua. Miglioramento in serata.
Una situazione generale di pericolo che va avanti da giorni e che persisterà almeno fino a questa sera, quando dovrebbe cessare la nuova perturbazione che dal tardo pomeriggio di ieri ha colpito tutto il Trentino con ulteriori precipitazioni che interesseranno il territorio. Ieri, nel luogo della tragedia della tempesta Vaia, a Dimaro Folgarida, dove una colata di fango e detriti spezzò la vita di Michela Ramponi, il sindaco Andrea Lazzaroni ha ordinato l’evacuazione di una decina di abitazioni a Monclassico, e la chiusura della strada tra Monclassico Presson, via San Vigilio e via Borgo. Alla base del provvedimento la collocazione della zona nell’area rischio di livello 2 del piano emergenza valanghe. Fino a giovedì quindi, ossia fino al termine di durata del provvedimento, le persone sfollate, una ventina, saranno ospitate da amici, parenti o in strutture comunali (7).
Situazione viabilità. Chiuse una trentina di strade e passi in provincia, a cominciare da Passo Rolle per pericolo valanghe, Passo Broccon lato Primiero per esbosco piante e Passo Manghen, oltre a Passo Pordoi e Passo Sella. Tra le strade chiuse c’è la bretella di svincolo di Trento Est-Ponte Alto SS 47 direzione Trento per smottamento e chiusa la exSS47 delle Laste dalla rotatoria di San Donà alla rotatoria di Ponte Alto (provenendo da Trento Pergine è raggiungibile solo utilizzando la galleria di Martignano, in senso opposto provenendo da Pergine direzione obbligatoria verso Trento Nord). Chiusura fino almeno a domani. E chiusa anche la
SP 25 di Garniga da Garniga Vecchia alle Viote.
E sempre nella giornata di ieri, dopo il cedimento di una parte di muro di controripa e di uno smottamento di piccola entità verificatisi nella notte tra domenica e lunedì a causa delle incessanti piogge, il sindaco di Lavis, Andrea Brugnara, ha disposto l’interruzione della circolazione su alcuni tratti di strada (almeno fino a sabato): da Maso Poli a Maso Spon, da Nave San Felice a Maso Goset e sulla via che porta alla diga di
San Giorgio. In previsione delle nuove precipitazioni, invece, dal tardo pomeriggio di ieri fino a giovedì, cioè alla cessata allerta, sulla strada statale di Folgaria e val d’Astico — da Carbonare di Folgaria fino a Lastebasse — è stato istituito il divieto di transito per gli automezzi pesanti complessi (autotreni e autoarticolati) con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate. Traffico invece completamente paralizzato ieri mattina sulla strada statale della Valsugana in direzione
Trento, a causa di un tamponamento tra cinque auto, avvenuto nella galleria di Martignano e per fortuna senza gravi conseguenze per i passeggeri. Anche i corsi d’acqua sono sotto controllo. Sorvegliato speciale il lago di Caldonazzo che ha superato la soglia del metro mangiando pezzi di strada e circondando le casette della darsena di San Cristoforo.
Le previsioni. Neve, soprattutto sopra i 1500 metri di altitudine, dove il grado di pericolo valanghe resta «4 - forte» su una scala da 1 a 5 dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi. Pericolo valanghe in gran parte dell’area settentrionale prevalentemente in val di Sole, val di Fassa e val Rendena, dove alla neve fresca si aggiungeranno le nevicate di oggi con un ulteriore sovraccarico del manto nevoso e il lieve innalzamento delle temperature. Secondo le previsioni di Meteotrentino sono attesi valori di precipitazione cumulata mediamente compresi tra 20 e 40 millimetri. Le nevicate sono previste oltre i 1000 metri circa, localmente fino a 600 metri, anche se il limite della neve tenderà a risalire nel corso della giornata. Il manto nevoso rimane per lo più instabile alle quote medio-alte, con fenomeni di scivolamento di media estensione. Ore di apprensione, dunque, per i sindaci dei comuni trentini, che sono chiamati a prendere decisioni tempestive in qualità di autorità locali di protezione civile.