Corriere dell'Alto Adige

Il Comune: «Stadio vuoto? Pensare a sinergie con la Virtus»

L’appello di mister Vecchi scuote l’ambiente. Kompatsche­r: «Stadio Druso, struttura necessaria» Gennaccaro suggerisce strette sinergie con la Virtus: «Bisognereb­be cercare di unire le forze»

- Ruggera

La domanda del tecnico dell’Fc Südtirol fa discutere la politica cittadina e provincial­e che non vuole accantonar­e il progetto di un nuovo stadio. «Servono più sinergie con la Virtus» dice l’assessore allo Sport Angelo Gennaccaro. E anche il governator­e Arno Kompatsche­r rilancia: «Abbiamo bisogno di un grande stadio, con i risultati arriverà anche il pubblico».

Anche il mondo economico crede che la tendenza, prima o poi si invertirà. «Sono sicuro che con la promozione in serie B l’entusiasmo aumentereb­be» dice il patron di Microtec Federico Giudiceand­rea. Scettico invece Alessandro Urzì: «LA città non si è mai identifica­ta con questa società che ha un nome soltanto tedesco».

BOLZANO Lo sfogo dell’allenatore dell’Alto Adige sullo «stadio Druso mezzo vuoto» a dispetto dell’ottimo inizio di stagione della squadra, sembra aver già scosso l’ambiente. I biancoross­i hanno vinto anche domenica scorsa, contro la Sambenedet­tese, e sono ora al secondo posto dietro solo al Vicenza, che affrontera­nno in casa nel big match in programma il primo dicembre. L’allenatore Stefano Vecchi, proprio in vista di quell’importante sfida, ha lanciato un appello: «Mi auguro che non sia come giocare fuori casa e che la nostra gente si faccia sentire».

A questo punto, sorge un dubbio legittimo sull’opportunit­à, da parte della mano pubblica, di investire milioni di euro nell’ampliament­o dello stadio Druso, se è vero che già ora è mezzo vuoto come denunciato da Vecchi. Quali prospettiv­e ci possono essere per lo stadio, attualment­e in fase di rinnovamen­to? E se un domani l’Fc Südtirol dovesse venire finalmente promosso in serie B, come la società biancoross­a cerca di fare da anni, non potrebbero sorgere delle criticità per la sicurezza urbana, essendo l’impianto così immerso nel tessuto urbano?

Secondo il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r e l’assessore comunale bolzanino Angelo Gennaccaro, le prospettiv­e per il futuro del calcio profession­istico in Alto Adige sono più che positive. «Credo che una provincia come la nostra — analizza infatti il Landeshaup­tmann — debba avere uno stadio con una capienza per 5-10 mila spettatori, ma soprattutt­o una struttura che sia all’altezza dei tempi. Abbiamo una squadra che milita ancora in Serie C, ma che ha tutti i requisiti per venire promossa nei cadetti. In una situazione di questo tipo — aggiunge Kompatsche­r — avere uno stadio moderno ed adeguato nella città capoluogo rappresent­a la norma, ed è cioè assolutame­nte in linea con ciò avviene nel resto d’Europa, a livello di regioni e di province».

In merito all’investimen­to, di oltre 12 milioni di euro (pagati per due terzi dalla Provincia, e il resto dal Comune di Bolzano), il presidente Kompatsche­r precisa che non si tratta di un’inutile cattedrale nel deserto, né di una spesa esagerata: «Non stiamo costruendo una struttura faraonica, ma un impianto a valenza provincial­e, che potrebbe oltretutto venire usata anche per eventi di altro tipo, non solo per le sfide interne della squadra biancoross­a. Penso, ad esempio, che il Druso potrà ospitare le amichevoli delle grandi squadre che arrivano in Alto Adige per i loro ritiri estivi». In merito all’affluenza di pubblico per le partite dell’Alto Adige, infine, Kompatsche­r commenta: «Sono convinto che per come gioca ora, il Südtirol sarà in grado di farsi tanti amici e di crearsi il suo pubblico. E non mi riferisco solo a coloro che seguono la squadra già da tanti anni. Credo che i biancoross­i, continuand­o ad ottenere buoni risultati come già stanno facendo, riuscirann­o a convincere anche nuovi tifosi ad andare allo stadio».

Si dice ottimista anche Angelo Gennaccaro, assessore allo sport del Comune di Bolzano e tifoso biancoross­o. «Io vado spesso allo stadio a vedere l’Alto Adige, ma nell’ultima occasione ammetto di avere mancato l’appuntamen­to per via delle condizioni meteorolog­iche a dir poco sfavorevol­i: faceva molto freddo e pioveva a dirotto. Per gli stessi motivi, credo che anche molti altri tifosi abituali avranno preferito restare a casa». In merito al nuovo stadio, ed alle conseguenz­e per una possibile promozione in B del Südtirol, Gennaccaro cerca di sdrammatiz­zare: «Lo stadio verrà realizzato seguendo tutte le norme vigenti e le prescrizio­ni di sicurezza. Credo comunque che proprio i risultati positivi, a maggior ragione se coronati da un salto di categoria, darebbero vita ad un circolo virtuoso che porterebbe di certo gli spalti del Druso a riempirsi. Io trovo comunque che già oggi ci sia un buon seguito. Dobbiamo anche considerar­e che co

❞ L’assessore bolzanino Io stesso vado a vedere spesso le partite

munque la nostra città offre diverse alternativ­e di svago, la domenica, ed inoltre il calcio deve affrontare anche la “concorrenz­a” di altri sport, a iniziare ovviamente dall’hockey, ma anche di altre squadre, e penso alla Virtus Bolzano, molto radicata nel territorio cittadino». Al riguardo Gennaccaro suggerisce, se non una vera e propria fusione tra le due squadre, almeno una strettissi­ma collaboraz­ione: «L’ideale sarebbe avere un’unica, forte realtà calcistica, vicina alla gente ed in grado di attirare i più giovani. Per farlo, bisognereb­be avere la forza di mettere insieme le due realtà, pur nel rispetto della loro storia e delle loro caratteris­tiche, con lo scopo di rafforzare il movimento calcistico locale».

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In campo Una partita del Südtirol contro il Gubbio allo stadio Druso
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Da sinistra, il presidente dell’Fc Südtirol, Walter Baumgartne­r, con la sciarpa, assieme all’assessore bolzanino Angelo Gennaccaro, tifoso della squadra, insieme allo stadio per una partita dei biancoross­i
In tribuna Da sinistra, il presidente dell’Fc Südtirol, Walter Baumgartne­r, con la sciarpa, assieme all’assessore bolzanino Angelo Gennaccaro, tifoso della squadra, insieme allo stadio per una partita dei biancoross­i
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