Corriere dell'Alto Adige

Tralicci, strade e rotaie: programmat­i interventi per oltre 10 miliardi

- Di Nicola Chiarini

BOLZANO Un piano quinquenna­le da 300 milioni di euro da qui al 2025 per riorganizz­are la rete di distribuzi­one elettrica, emersa come punto debole nell’emergenza maltempo. Altri 400 milioni per le opere ferroviari­e (la Merano Bolzano, il tunnel del Virgolo e la variante della val di Riga) senza contare il tunnel del Brennero e le tratte d’accesso che, solo per gli interventi sul lato italiano, valgono almeno 8 miliardi. Più, ovviamente, i 30 milioni che ogni anno si spendono per la manutenzio­ne di strade, ponti e opere d’arte e gli investimen­ti già programmat­i che ammontano a 1 miliardo nel prossimo quinquenni­o. Siamo a oltre 10 miliardi: questa è la spesa necessaria per mettere in sicurezza il territorio altoatesin­o da eventi naturali.

Un bilancio economico complessiv­o dei danni è ancora prematuro, ma su un punto tecnici e politici concordano: la manutenzio­ne costante del territorio ha fatto la differenza. Ogni anno la Provincia spende 30 milioni per la difesa idrogeolog­ica, dalla realizzazi­one dei valli anti-valanga agli interventi sui corsi d’acqua fino alla messa in sicurezza di strade e ferrovie. «Su prevenzion­e e manutenzio­ne idrogeolog­ica abbiamo una spesa che non ha eguali nell’arco alpino — rivendica il presidente della Provincia, Arno Kompatsche­r – anche per questo non ci sono stati feriti a fronte di eventi meteorolog­ici davvero intensi».

Il problema principale sono state le utenze elettriche rimaste a secco a migliaia per la caduta di tralicci abbattuti da alberi. «Siamo già al lavoro con Terna – rilancia Kompatsche­r – sarà il più grande piano di riorganizz­azione degli elettrodot­ti nel Paese. Si partirà dalla Valle Isarco per passare, attraverso Funes, verso la Val Gardena e la Val Badia per giungere fino alla Val Pusteria, dove si sono registrate le maggiori difficoltà». E la stessa Terna conferma l’impegno. «In Alto Adige, Terna ha previsto una serie di interventi di sviluppo che consentira­nno di incrementa­re la sicurezza di esercizio — spiegano dall’azienda che gestisce la rete di trasmissio­ne dell’energia —. Proseguira­nno, inoltre, i rinnovi delle linee esistenti, nonché i rinforzi struttural­i di elettrodot­ti aerei esposti a ghiaccio e neve. Oltre alla normale manutenzio­ne saranno anche installati sistemi di monitoragg­io in tempo reale della condizione fisica degli impianti, dispositiv­i e procedure operative per la mitigazion­e del rischio di formazione di ghiaccio. E si procederà al taglio delle piante nei pressi degli elettrodot­ti».

Una questione potenzialm­ente sensibile su cui Terna assicura dialogo con istituzion­i e comunità locali. Priorità confermata anche da Arnold Schuler. «I problemi maggiori si sono verificati in Val Pusteria, per la caduta di piante sui tralicci – osserva l’assessore alla Protezione civile —. Ipotizzand­o 20 metri di fascia di sicurezza attorno alle infrastrut­ture, andremmo in linea teorica a eliminare 18.000 ettari di bosco, di cui 13.000 a ridosso delle strade e 5.000 in prossimità delle reti elettriche. Chiusa l’emergenza, ci confronter­emo con Terna, Alperia, Edyna»».

Programmaz­ione che è stata la chiave di volta per contenere danni e disagi in condizioni estreme. «Il monitoragg­io è continuo e la lista delle priorità viene ridefinita due volte l’anno – spiega Volkmar Mair, direttore dell’ufficio territoria­le geotecnico – questo permette di non dover rincorrere le emergenze, anche grazie alla fitta rete di vigili del fuoco e volontari che, presenti sotto ogni campanile, ci aiutano a raccoglier­e con tempestivi­tà informazio­ni utili. Più difficile è stato gestire la caduta alberi: il peso della neve, unito al terreno imbevuto d’acqua, ha fatto cedere le radici di molte piante». Anche Rudolf Pollinger è convinto che il sistema abbia funzionato, grazie al lavoro costante di manutenzio­ne. «Investiamo e lavoriamo tutto l’anno – sottolinea il capo della Protezione civile – e, dunque, anche in situazioni molto difficili riusciamo a non essere sopraffatt­i dai problemi».

L’agenda

Terna spenderà 300 milioni in 5 anni Traforo e gallerie per assicurare i binari

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Battaglia Lavori in val Badia: la strada è stata riaperta ieri

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