Gli imprenditori: noi ci crediamo
Giudiceandrea, sponsor del team, sogna una promozione in serie B
I due pilastri che tengono in piedi una società calcistica sono il seguito del pubblico sugli spalti ed il concreto sostegno degli sponsor. E si tratta di due fattori che, spesso, vanno di pari passo. Sul fronte del sostegno economico e finanziario, l’Fc Südtirol può contare sulle sponsorizzazioni di importanti realtà imprenditoriali locali. Main sponsor sono Duka, l’azienda brissinese di cabine doccia fondata da Hans Krapf, azionista di peso della società di cui è vicepresidente vicario, e il colosso energetico Alperia. Ad essi si aggiungono il co-sponsor Südtirol (inteso come marchio ombrello del marketing territoriale provinciale) e lo sponsor tecnico Boxeur des Rues, oltre ad lunga serie di altri partner, quasi tutti della locale realtà economica. Tra questi c’è anche la Microtec (altra azienda brissinese) di Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige. «Noi imprenditori locali — spiega Giudiceandrea — crediamo molto nello sport quale veicolo di promozione. La mia azienda è sponsor sia del calcio che dell’hockey: per noi si tratta di “marketing interno”, nel senso che in questo modo, più che ai clienti, ci rivolgiamo ad un pubblico di nostri potenziali dipendenti. È sempre più difficile trovare dei lavoratori specializzati, ed è importante farci conoscere. Inoltre, chi è già dipendente, va allo stadio seguendo con orgoglio le squadre sponsorizzate da noi. Più in generale — conclude —credo che quello del Südtirol sia un progetto valido. Noi ci crediamo. Quanto al pubblico, bisogna essere fiduciosi. Sono convinto che una promozione in serie B porterebbe un entusiasmo intorno alla squadra».
Ben più scettico appare invece il consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore, Alessandro Urzì, che ha presentato delle mozioni contestando «arbitrarietà» con cui la Provincia elargisce denaro per le sponsorizzazioni. «Non ho nulla contro la squadra, alla quale auguro anzi i migliori successi sportivi. In merito alla ridotta affluenza segnalata dal loro allenatore — afferma Urzì — credo che essa dipenda dal fatto che non è mai sbocciato del tutto il feeling con la città e la provincia. La squadra ad esempio si chiama solo Südtirol, ed io ho sempre visto questo progetto sportivo caratterizzato anche da una venatura politica».
❞ Urzì critico Ma i contributi pubblici sono assegnati in maniera arbitraria