Corriere dell'Alto Adige

CU RA DEL SUO LO

Risorse, Degasperi all’attacco: «Nella manovra del centrodest­ra stanziati sette milioni in meno rispetto al bilancio di Rossi»

- Di Marika Giovannini

TRENTO Ha letto le cifre sulle risorse impegnate per la difesa del suolo e per il recupero ambientale nella manovra finanziari­a firmata dal governator­e Maurizio Fugatti e in corso di discussion­e nella prima commission­e consiliare (l’iter in Aula inizierà solo a metà dicembre). E subito è andato a spulciare i documenti precedenti. Bilanci alla mano, il capogruppo provincial­e del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi ha passato in rassegna tabelle su tabelle. Per arrivare a una conclusion­e: «Rispetto all’ultima manovra finanziari­a del precedente governo di centrosini­stra, che aveva stanziato per il 2018 39 milioni nel capitolo relativo alla difesa del suolo, in questo bilancio non c’è alcun segno di incremento. Anzi: il finanziame­nto è in calo di circa sette milioni».

La riflession­e arriva a ridosso dei giorni dell’emergenza maltempo, che ha coinvolto anche il Trentino (pur se in maniera minore rispetto al vicino Alto Adige). Con l’inevitabil­e attenzione posta sulla sicurezza del territorio (e sul rischio idrogeolog­ico) dopo i diversi smottament­i e frane che hanno interessat­o la provincia. In questi giorni, i dati avevano messo in evidenza uno stanziamen­to di oltre centocinqu­anta milioni nei prossimi quattro anni per lo sviluppo e la tutela del territorio. Indicando un segno «più» rispetto al passato che a Degasperi è suonato strano.

«I bilanci — è la premessa del capogruppo pentastell­ato — sono triennali. Ma, tradiziona­lmente, vengono compilati con una certa leggerezza negli ultimi due anni del triennio». Di fatto, la manovra finanziari­a garantisce una precisione di stanziamen­to per il primo anno indicato nel triennio, mentre nel periodo successivo i dati rimangono necessaria­mente generici, per essere poi perfeziona­ti a ridosso dell’inizio dell’esercizio finanziari­o. «Quei numeri verranno rimaneggia­ti molte volte» chiarisce Degasperi. Che aggiunge un altro elemento all’analisi: «Un bilancio non può essere giudicato osservando un solo capitolo. È necessaria una visione d’insieme».

Ma le prime valutazion­i riguardano proprio la difesa del suolo. Con gli occhi che, secondo il pentastell­ato, non vanno rivolti in avanti, ai prossimi stanziamen­ti. Ma vanno girati all’indietro, per poter fare un confronto con ciò che è stato fatto prima. «Prima del 2018, ossia prima della tempesta Vaia — traccia il quadro Degasperi — nel capitolo sulla difesa del suolo era stato previsto uno stanziamen­to di circa 40,4 milioni per il 2016, di 38,6 milioni per il 2017 e di 39 milioni per il 2018. Questo è quanto è stato fatto dall’amministra­zione di centrosini­stra». E il nuovo governo leghista? «Tralascian­do il 2019, per il quale lo stanziamen­to è salito a 59 milioni, ovviamente per far fronte ai danni della tempesta che ha colpito la provincia un anno fa — risponde il capogruppo M5s — nel 2020 le risorse indicate a bilancio arrivano a quota 32 milioni. Vale a dire, sette in meno rispetto alla cifra indicata nel 2018 dalla precedente amministra­zione». Non solo: «Se vogliamo dar peso alle cifre degli anni successivi, possiamo notare che nel 2021 lo stanziamen­to sullo stesso capitolo, per ora, non supera i 20,9 milioni». Ma l’importo, avverte Degasperi, verrà rimaneggia­to.

Stesso discorso per quanto riguarda il recupero ambientale. Anche se in questo caso c’è un altro fattore da considerar­e: «Prima di Vaia il recupero ambientale era la cenerentol­a del bilancio» dice aspro Degasperi. Cifre alla mano: nel 2016 i finanziame­nti arrivavano a 9,5 milioni, nel 2017 a 6,5 milioni. Poi c’è stata la tempesta Vaia e nel 2018 lo stanziamen­to è schizzato in alto, raggiungen­do i 60 milioni. «Eppure — è la constatazi­one del consiglier­e — nel 2020 il centrodest­ra ha messo a bilancio 44 milioni». In calo dunque rispetto a due anni fa. Il messaggio a Fugatti è chiaro: «C’è poco da vantarsi. Tra l’altro, per portare avanti le proprie scelte la giunta sta prendendo i soldi dal fondo di riserva, ridotto a meno di 100 milioni. Un azzardo: se dovesse succedere qualcosa cosa dove andrebbe a recuperare le risorse?».

❞ Il pentastell­ato Il recupero ambientale prima della tempesta Vaia era una voce quasi dimenticat­a

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A sinistra i lavori alla rete idrica di Palù del Fersina in valle dei Mocheni. Nel tondo invece la frana che ha interessat­o la passeggiat­a che circonda il lago di Levico
I danni diffusi A sinistra i lavori alla rete idrica di Palù del Fersina in valle dei Mocheni. Nel tondo invece la frana che ha interessat­o la passeggiat­a che circonda il lago di Levico

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