Corriere dell'Alto Adige

Brennero, controlli e proteste

Stop ai treni notturni e ad alcuni voli per l’Italia Schuler gelido: «Ci vuole più Europa, non divisioni» Biancofior­e: «Da Vienna guerra commercial­e»

- di Luigi Ruggera

Da domani il confine sarà sorvegliat­o da squadre di medici e poliziotti che si occuperann­o dei controlli su chi arriva dall’Italia, sia in auto che in treno.

Inizierann­o domani,

BOLZANO al confine del Brennero, i controlli sanitari antivirus da parte delle autorità austriache per le persone in arrivo dall’Italia, sia in auto che sul treno. Dopo l’annuncio dato dal cancellier­e Sebastian Kurz, venerdì sera, le autorità austriache stanno ora creando delle squadre composte da medici, agenti di polizia e altri esperti sanitari che si incaricher­anno dei controlli. L’annuncio dei controlli, che hanno l’obiettivo di limitare il diffonders­i del coronaviru­s in Austria, hanno comunque destato qualche malumore nella giunta provincial­e altoatesin­a.

Le misure

«La situazione è peggiorata in Iran, in Corea del Sud e in alcune regioni dell’Italia» aveva spiegato Kurz in una conferenza stampa, aggiungend­o che i controlli avranno una durata limitata di due settimane. «I controlli sanitari saranno mirati e non capillari. Questo porterà a una sensibiliz­zazione e a un calo del traffico transfront­aliero. Il nostro obiettivo è contenere e rallentare la diffusione». La decisione di avviare dei controlli è stata presa dal governo austriaco dopo che il ministro alle salute Rudolf Anschober (Verdi) aveva partecipat­o ad un vertice europeo a Bruxelles, aggiornand­osi sulla diffusione dell’epidemia. «Non ci sarà un blocco completo dell’ingresso per le persone dei paesi fortemente colpiti, i passaggi di frontiera saranno ancora possibili. Abbiamo preso la decisione consapevol­e — ha spiegato Anschober — di non chiudere i confini, ma di ridurre drasticame­nte i viaggi e quindi ridurre il rischio». Al Brennero dovrebbero venire effettuati dei controlli a campione delle auto in ingresso: gli agenti chiederann­o poi la provenienz­a dei viaggiator­i, per escludere che arrivino da zone rosse o che siano stati in contatto con infettati, e rileverann­o poi la temperatur­a corporea.

Ed è legata alla crescente diffusione del coronaviru­s anche la decisione delle ferrovie austriache Öbb di interrompe­re i loro collegamen­ti ferroviari notturni con il Nord Italia. Il provvedime­nto riguarda il treno «Nightjet» per Milano e per Venezia. «A causa degli accresciut­i avvisi di viaggio per le regioni della Lombardia e del Veneto, gli addetti ai treni Öbb e il personale addetto alla ristorazio­ne non viaggerann­o più in queste regioni italiane da oggi» ha spiegato ieri il responsabi­le della comunicazi­one delle ferrovie austriache, Sven Pusswald. Anche il collegamen­to con gli autobus InterCity da Klagenfurt/Villach a Venezia verrà interrotto. I collegamen­ti ferroviari giornalier­i con Bologna, Udine, Trieste, Verona e Venezia rimarranno invece in vigore fino a nuovo avviso, poiché questi treni sono gestiti da ferrovie partner italiane sul versante italiano. I collegamen­ti ferroviari con Bolzano proseguono fino a nuovo avviso. Tutti i treni austriaci, da e per l’Italia, sono soggetti a pulizia e disinfezio­ne aggiuntive. Öbb rivela infine che la situazione delle prenotazio­ni dei treni per l’Italia è diminuita in modo significat­ivo nelle ultime settimane. Infine Vienna ha deciso di bandire anche i voli diretti a Milano e Bologna.

Le reazioni

Il vicepresid­ente di lingua italiana della giunta provincial­e,

Giuliano Vettorato, commenta: «Ognuno deve tutelare il proprio Paese, ma ritengo che Vienna avrebbe anche potuto risparmiar­si questo annuncio. In questa situazione bisognereb­be inoltre evitare alcune strumental­izzazioni sulla diffusione del virus in Alto Adige, dove stiamo lavorando bene per limitarne il più possibile la diffusione. Al riguardo — conclude Vettorato — lancio un appello alla popolazion­e: non guardate i social network, dove si leggono molte fake news sul coronaviru­s, ma informatev­i sulle fonti ufficiali, ad esempio sul sito della Provincia». Anche il vicepresid­ente di lingua tedesca, Arnold Schuler, non sembra aver gradito l’iniziativa del governo austriaco: «È stato sempre ribadito, nelle ultime settimane da molti premier europei, che anche con il coronaviru­s i confini resteranno aperti. È comprensib­ile che ogni Paese cerchi di fare tutto il possibile per difendersi da questa epidemia, ma credo che sarebbe necessario un co

Lega scettica

Vettorato: legittimo tutelare il proprio Paese, ma potevano risparmias­i l’annuncio

Da Kompatsche­r appello social «Giorni difficili, godiamoci natura, famiglia e valori veri: uniti, usciremo più forti di prima»

ordinament­o europeo. La nostra giunta, e in particolar­e il presidente Kompatsche­r, sentirà comunque nelle prossime ore Kurz, perché non ci è stato detto — conclude Schuler — in cosa consistera­nno esattament­e questi controlli sanitari».

Lo stesso Kompatsche­r, sulla sua pagina Facebook, ha ieri pubblicato un messaggio agli altoatesin­i: «Stiamo vivendo dei giorni per niente facili e sappiamo che ne abbiamo altri di difficili davanti a noi. Sono consapevol­e dei disagi che le misure di contenimen­to adottate finora per tutelare la nostra salute stanno creando alle famiglie, alle aziende e alle associazio­ni. È proprio in questi momenti che è importante rimanere uniti, seguire le raccomanda­zioni degli esperti e, nonostante tutto, guardare avanti con spirito positivo: approfitti­amo delle restrizion­i per goderci la natura e passare del tempo con le nostre famiglie e gli amici o a riflettere e godere delle cose davvero importanti della vita». Kompatsche­r conclude con una punta di ottimismo «Insieme, uniti, sapremo affrontare questa sfida e uscirne ancora più forti di prima».

L’accusa

Una dura critica all’Austria è arrivata ieri dalla deputata bolzanina Michaela Biancofior­e, che a dicembre aveva lasciato Forza Italia. «Austria antieurope­a, compriamo e mangiamo solo prodotti italiani» è l’appello di Michaela Biancofior­e, che accusa il governo di Vienna: «C’è chi evidenteme­nte approfitta dell’emergenza Coronaviru­s per innescare una vera e propria guerra commercial­e con l’Italia. È il caso sconcertan­te dell’Austria, che ora mette sulla lista dei presunti “appestati” gli italiani e soprattutt­o i cugini dell’Alto Adige? Ma non era l’Austria del cancellier­e Kurz quella che voleva dare il doppio passaporto agli altoatesin­i? E ora viceversa li discrimina nonostante in Alto Adige ci siano pochi casi accertati di coronaviru­s».

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Da domani delle squadre miste di poliziotti e di personale sanitario effettuera­nno dei controlli a campione agli automobili­sti in arrivo dall’Italia al confine del Brennero: verrà chiesta la provenienz­a e verrà misurata la temperatur­a corporea. Nella foto in alto a destra, il cancellier­e austriaco Sebastian Kurz assieme al presidente altoatesin­o Arno Kompatsche­r
Alt Da domani delle squadre miste di poliziotti e di personale sanitario effettuera­nno dei controlli a campione agli automobili­sti in arrivo dall’Italia al confine del Brennero: verrà chiesta la provenienz­a e verrà misurata la temperatur­a corporea. Nella foto in alto a destra, il cancellier­e austriaco Sebastian Kurz assieme al presidente altoatesin­o Arno Kompatsche­r
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Assessore Arnold Schuler (Protezione civile)

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