I primi 60 anni de «Il Cristallo»: storie di frontiera
I sessant’anni della rivista «Il Cristallo»: territorio, cultura e società
Sessant’anni della rivista Il Cristallo che narra cultura e società dell’Alto Adige. Una ricorrenza, celebrata dal volume Zibaldone 2019. Impegno culturale di una rivista di frontiera curato da Carlo Bertorelle.
Il Cristallo e i suoi 60 anni appena compiuti.
La rivista è nata nel 1959 con l’intento «di diffondere la cultura nell’ambito della provincia di Bolzano», come si legge nello statuto e aperta all’incontro tra le due culture italiana e tedesca, «in uno spirito di integrazione e di armonica convivenza». Considerata a Bolzano la rivista culturale storica di lingua italiana, si è sempre mossa tra la dimensione locale e quella globale, che ai tempi della fondazione nel 1959, coincideva principalmente con l’Europa.
Oltre alle dettagliate cronache politiche altoatesine minuziosamente raccolte, numero per numero, nella sezione «La provincia difficile» e all’approfondimento di ricorrenti problematiche locali, la rivista, dapprima quadrimestrale e attualmente semestrale, ha ospitato nel corso dei decenni a fianco di autori locali, saggi di voci autorevoli e recensioni di pubblicazioni dedicati alla letteratura, all’arte e altre tematiche, di respiro europeo.
Per celebrare il sessantesimo anniversario, l’attuale direttore della rivista Carlo Bertorelle ha curato una pubblicazione dal titolo Zibaldone 2019 Impegno culturale di una rivista di frontiera (Alphabeta editore) che raccoglie alcuni testi tratti dagli ultimi numeri di Il Cristallo e altri inediti, a sottolineare l’apertura della rivista alle tematiche che percorrono e agitano il territorio, con l’intenzione di promuovere e rivendicare il ruolo della cultura nel dibattito civile.
Carlo Bertorelle, quali tematiche avete scelto per questo Zibaldone?
«Abbiamo affrontato il tema per me cruciale dei mass media, della loro evoluzione condizionata dalla tecnologia e dell’importanza della stampa tradizionale in tempi di fake news, ma anche indagando il caso paradossale del monopolio di una famiglia di imprenditori locali che con la casa editrice Athesia controllano buona parte dell’informazione attraverso il quotidiano storico di lingua tedesca Dolomiten e dopo aver acquisito recentemente la testata Alto Adige a Bolzano e Il Trentino e L’Adige a Trento anche la stampa di lingua italiana. Altro tema di punta la finora mancata realizzazione del polo bibliotecario a Bolzano, in cui denunciamo la tiepidezza che la politica locale mostra nei confronti del progetto della creazione di un polo bibliotecario. Si discute ormai da anni a vuoto di un polo che riunisca finalmente le biblioteche civiche e provinciali di lingua italiana e tedesca sotto un unico tetto e quindi i loro lettori, indipendentemente dalla lingua.
Per questo abbiamo pubblicato il contributo dei direttori delle tre biblioteche interessate, Ermanno Filippi della biblioteca civica di Bolzano, Johannes Andresen
della Tessmann Bibliothek e Valeria Trevisan della biblioteca provinciale Claudia Augusta».
Ci sono anche contributi dedicati alla letteratura?
«Abbiamo raccolto alcuni testi per parlare di Silvano Demarchi poeta e scrittore di Bolzano, scomparso nel 2018, e raccontarne la figura attraverso interventi e testimonianze di chi l’ha conosciuto e studiato.
Abbiamo anche ripreso un testo già pubblicato sul Cristallo, di Hans Drumbl sul poeta bilingue Gerhard Kofler e ancora un contributo di Arnaldo Di Benedetto, ordinario di letteratura all’università di Torino che ripercorre brevemente la questione Sudtirolo in alcuni autori italiani fin dall’annessione avvenuta nel 1919».
Accanto all’apprendimento linguistico e scuola bilingue, la convivenza, l’autonomia e la cultura, un tema nuovo è dedicato al rapporto tra turismo e sostenibilità ambientale.
«Sicuramente è un tema nuovo, che a mio avviso è urgente affrontare, per analizzare la realtà del nostro territorio che vive di turismo, ma anche per mostrare problemi e proposte che portino a un recupero della cultura della montagna nel suo complesso e risulti sostenibile appunto per l’ambiente».
Lei è direttore della rivista «Il Cristallo» dal 2013. «Lo Zibaldone» è anche un bilancio della sua attività?
«No, assolutamente. Abbiamo voluto dare piuttosto un tributo alla rivista e a tutti i collaboratori che la tengono in vita. Per promuovere il dibattito civile, che è una dei nostri intenti, pensiamo anche a degli incontri per discutere con la cittadinanza alcuni dei temi trattati in questa pubblicazione».