Corriere dell'Alto Adige

Elezioni, cresce il fronte per il rinvio

- Di Nicola Chiarini

Si allarga tra i partiti il fronte trasversal­e per il rinvio del voto amministra­tivo del prossimo 3 maggio per l’emergenza Coronaviru­s.

BOLZANO Cresce tra i partiti altoatesin­i un fronte trasversal­e per il rinvio del voto amministra­tivo del prossimo 3 maggio per l’emergenza Coronaviru­s. Un tema che verrà affrontato domani dalla giunta regionale che, con decreto del presidente Arno Kompatsche­r, potrebbe definire l’eventuale slittament­o della tornata che imporrebbe l’apertura della campagna elettorale il 19 marzo con la convocazio­ne dei comizi, contestual­e all’avvio del deposito dei simboli dovrà essere compiuto entro le 20 del 20 marzo. La presentazi­one delle liste dei candidati va fatta tra il 27 e il 31 marzo, con limite a mezzogiorn­o nell’ultima giornata. «La legge regionale concede un posticipo di due mesi, troppo poco — incalza Paul Köllensper­ger, leader del Team K — Se necessario, siamo pronti a sostenere un disegno di legge in una seduta straordina­ria del consiglio, perché si vada al voto con uno spostament­o di almeno sei mesi, consentend­o di concentrar­e le energie sull’emergenza».

Dello stesso avviso SinistraDi­e Linke. «Se la situazione non dovesse migliorare — osserva il portavoce Luca Di Biasio — sarebbe impossibil­e, per tutte le forze politiche, fare campagna elettorale non potendo organizzar­e iniziative senza mettere a rischio la salute propria e altrui». Posizione condivisa da Fratelli d’Italia che ha deciso di bloccare tutte le attività in vista del voto. «La propaganda prevede iniziative incompatib­ili con le misure di sicurezza» sottolinea il coordinato­re Marco Galateo. Per il rinvio anche Südtiroler Freiheit che indica la prospettiv­a dell’autunno: «La protezione dei cittadini è ora la priorità assoluta». Possibilis­ta il Pd che attende di riunire i propri organismi. «Ufficializ­zeremo la nostra posizione nei prossimi giorni» assicura il segretario provincial­e Alessandro Huber. Meno persuasa della necessità di slittament­o è la Svp, sebbene non abbia assunto alcun orientamen­to formale nella Parteileit­ung. «Il presidente Kompatsche­r è in costante contatto con l’omologo trentino Maurizio Fugatti — osserva l’Obmann Philipp Achammer — e sono per ora entrambi dell’idea di non rimandare ancora le elezioni e di aspettare per vedere come si sviluppa la situazione».

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