Pfitscher bruciata: 50 milioni di danni
Terminato il lungo intervento dei pompieri: escluso il dolo. Dimessi gli intossicati
Dopo due giorni di intenso lavoro da parte dei vigili del fuoco, è stato finalmente spento l’incendio che a Postal ha colpito la macelleria industriale «Pfitscher». I danni alla struttura, come evidente anche da video e fotografie, sono ingenti e potrebbero aggirarsi attorno ai 50 milioni di euro. La gran parte della fabbrica è completamente carbonizzata e diversi muri sono stati demoliti durante le operazioni. Esclusa dagli investigatori la causa dolosa.
BOLZANO Ci sono voluti due giorni per spegnere completamente l’incendio che a Postal ha colpito la macelleria industriale «Pfitscher» nella giornata di venerdì. Questo non significa che l’incendio abbia continuato a svilupparsi per 48 ore ma solo che l’ultima fiamma viva è stato spenta domenica pomeriggio. Nel giro di poche ore, infatti, i vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano e i volontari sono riusciti a circoscrivere l’estensione dell’incendio impedendo che si potesse allargare ulteriormente, ma le dimensioni del rogo hanno costretto a un lungo e sfiancante lavoro per spegnere tutte le fiamme residue.
Ieri, invece, si sono tenuti i lavori di bonifica vale a dire un sopralluogo minuzioso palmo a palmo per spegnere qualsiasi brace o mini focolaio residuo. Durante le attività si è anche deciso che i serbatoi contenenti sostanze pericolose destinate alla pulizia dell’edificio debbano essere recuperati dagli stessi vigili del fuoco. Il serbatoio di ammoniaca presente sul tetto, invece, sarà completamente travasato. Operazioni gestite dal nucleo specializzato nella gestione di sostanze pericolose del corpo permanente di Bolzano coadiuvato dai volontari delle sezioni di Ora e Postal.
A supporto anche diverse ditte private specializzate.
Tutti questi passaggi, ha specificato ieri la centrale provinciale, non hanno presentato nè presentano oggi alcun pericolo per la salute pubblica. Sempre un centinaio gli uomini impegnati sul campo con diverse autoscale per raggiungere ogni punto della fabbrica. I danni alla struttura, come evidente anche da video e fotografie, sono ingenti e potrebbero aggirarsi attorno ai 50 milioni di euro. La gran parte della fabbrica è completamente carbonizzata e diversi muri sono stati demoliti durante le operazioni. Ora, però, diventerà prioritario per la proprietà iniziare a pensare alla ricostruzione della struttura e alla ripresa dell’attività. I dipendenti della fabbrica, gestita da Gottfried Pfitscher e dal figlio Lukas, sono 90 in totale di cui 60 impegnati nel ciclo produttivo. Per loro si apriranno dei tavoli di concertazione. Già domenica sono migliorate le condizioni dei quattro dipendenti intossicati, mentre solo nelle prossime ore si potranno avviare le indagini approfondite sull’innesco. La proprietà ha escluso la pista dolosa, ma saranno i tecnici a dare il responso definitivo.