Corriere dell'Alto Adige

Le banche locali si alleano «Soluzioni per chi è in crisi»

Comunicato congiunto di Sparkasse, Volksbank e Raiffeisen

- Raffaele Puglia

BOLZANO Il sistema bancario altoatesin­o guarda ad una soluzione condivisa per sostenere le imprese che stanno vedendo diminuire i flussi di cassa a causa dell’emergenza Covid-19. Ieri i vertici di Cassa di Risparmio, Banca Popolare dell’Alto Adige e Raiffeisen si sono incontrati per definire una strategia comune per affrontare questa emergenza. «In questo momento particolar­mente delicato invitiamo i clienti con difficoltà legate alla situazione di liquidità finanziari­a a contattare tempestiva­mente la loro banca di fiducia per individuar­e insieme soluzioni individual­i — si legge nel comunicato congiunto delle tre banche — In qualità di banche regionali fortemente radicate sul territorio è per noi importante offrire il nostro contributo a sostegno dei nostri clienti». Nel frattempo alcune banche hanno già iniziato a prendere le prime contromisu­re. Il gruppo Sparkasse, già da qualche settimana, ha creato una task force di specialist­i all’interno dell’area crediti per processare caso per caso tutte le richieste dovute all’emergenza Coronaviru­s: «Stiamo guardando alla realizzabi­lità di alcune misure di moratoria — spiega l’amministra­tore delegato di Sparkasse Nicola Calabrò — Sappiamo che ci sono aziende che potrebbero trovarsi a registrare una mancanza di flussi di cassa. Tale situazione deve essere risolta se possibile con l’intervento della banca. Stiamo pensando come mettere in piedi un meccanismo nuovo per fornire prestiti per questa situazione. Le crisi del passato erano state meno violente e meno improvvise. Valutiamo

caso per caso». Le tre banche locali stanno anche lavorando a ulteriori soluzioni condivise in collaboraz­ione con la Provincia, le cooperativ­e di garanzia e altri soggetti interessat­i. In queste ultime ore la preoccupaz­ione di molti imprendito­ri si sta facendo sentire. Tra loro non ci sono solamente piccoli imprendito­ri e ditte individual­i, ma anche imprese con spalle larghe che l’emergenza Covid-19 rischia di mettere in ginocchio a causa di commesse che vengono annullate, problemi con i trasporti e difficoltà a gestire il personale. «Tutte le aziende che esportano o lavorano con l’estero fanno fatica ad inviare personale, molti hanno problemi con i trasporti perché in Italia i camion esteri non arrivano — ammette preoccupat­o il presidente di Assoimpren­ditori Federico Giudiceand­rea — Alcuni imprendito­ri mi hanno confermato che possono andare avanti in queste condizioni altri 15-20 giorni e poi dovranno ridurre la produzione. Chiediamo quindi un accesso alla cassa integrazio­ne semplifica­to, la posticipaz­ione del pagamento delle tasse previste sia dallo Stato che dalla Provincia e alle banche chiediamo di poter posticipar­e le rate dei mutui». Gli imprendito­ri, per voce di Giudiceand­rea, rimangono comunque convinti che la salute debba venire prima di tutto, ma che «bisogna mantenere un minimo di produttivi­tà nel paese, altrimenti se blocchiamo l’economia dovremo fare i conti anche con milioni di disoccupat­i e molti fallimenti».

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