Il Coni: sport fermo Ma serve un decreto
Finite le chiacchiere, i litigi, le discussioni. Stop ai minestroni e alle maionesi impazzite, del tu sì giochi e lui no. Alt tutti, lo sport si ferma fino al 3 aprile. Lo ha deciso ieri pomeriggio il Coni, dopo un consiglio federale straordinario al Foro Italico di Roma con tutte le federazioni. La decisione di sospendere le attività sportive è stata presa all’unanimità. «La tutela della salute è la priorità assoluta», ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha ringraziato le Federazioni per l’unità d’intenti «in un’occasione così delicata e senza precedenti».
Per ratificare lo stop però serve un nuovo e apposito decreto del presidente del Consiglio che superi l’attuale. Ieri il Coni lo ha chiesto espressamente, come ha chiesto al governo di inserire anche lo sport professionistico e dilettantistico nell’annunciato piano di sostegno economico per il Paese. A Regioni e Province invece l’invito a uniformare le rispettive ordinanze ai decreti del governo, per non creare divergenze.
Resta ovviamente aperto il nodo delle competizioni internazionali, che non rientrano nella giurisdizione del Coni, il quale però ha annunciato il sostegno alle singole Federazioni che dovranno discutere con le istituzioni sportive internazionali i nuovi calendari. La decisione del Coni ha ovviamente ricadute anche sulle società altoatesine. Si fermano il calcio, con il Sudtirol in serie C e la Virtus Bolzano in D, l’hockey con l’Hc Bolzano ai play off, e il basket delle ragazze della Valbruna Bolzano in serie A2.
Di ieri è anche la notizia dell’annullamento degli BNP Paribas Open di Indian Wells, per un caso di positività al Coronavirus nella cittadina californiana. Sarebbero dovuti cominciare giovedì con protagonista anche il nostro Jannik Sinner.