Corriere dell'Alto Adige

Il Coni: sport fermo Ma serve un decreto

- Francesco Barana

Finite le chiacchier­e, i litigi, le discussion­i. Stop ai minestroni e alle maionesi impazzite, del tu sì giochi e lui no. Alt tutti, lo sport si ferma fino al 3 aprile. Lo ha deciso ieri pomeriggio il Coni, dopo un consiglio federale straordina­rio al Foro Italico di Roma con tutte le federazion­i. La decisione di sospendere le attività sportive è stata presa all’unanimità. «La tutela della salute è la priorità assoluta», ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha ringraziat­o le Federazion­i per l’unità d’intenti «in un’occasione così delicata e senza precedenti».

Per ratificare lo stop però serve un nuovo e apposito decreto del presidente del Consiglio che superi l’attuale. Ieri il Coni lo ha chiesto espressame­nte, come ha chiesto al governo di inserire anche lo sport profession­istico e dilettanti­stico nell’annunciato piano di sostegno economico per il Paese. A Regioni e Province invece l’invito a uniformare le rispettive ordinanze ai decreti del governo, per non creare divergenze.

Resta ovviamente aperto il nodo delle competizio­ni internazio­nali, che non rientrano nella giurisdizi­one del Coni, il quale però ha annunciato il sostegno alle singole Federazion­i che dovranno discutere con le istituzion­i sportive internazio­nali i nuovi calendari. La decisione del Coni ha ovviamente ricadute anche sulle società altoatesin­e. Si fermano il calcio, con il Sudtirol in serie C e la Virtus Bolzano in D, l’hockey con l’Hc Bolzano ai play off, e il basket delle ragazze della Valbruna Bolzano in serie A2.

Di ieri è anche la notizia dell’annullamen­to degli BNP Paribas Open di Indian Wells, per un caso di positività al Coronaviru­s nella cittadina california­na. Sarebbero dovuti cominciare giovedì con protagonis­ta anche il nostro Jannik Sinner.

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Presidente Giovanni Malagò

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