Corriere dell'Alto Adige

Musica classica in streaming: l’idea del Bonporti

L’idea del Conservato­rio Bonporti e di «Quinte Parallele»

- Pederzolli

La musica italiana è viva, anche in questi giorni in cui tutti gli eventi sono stati annullati per l’emergenza coronaviru­s. Per gli appassiona­ti dei concerti dal vivo ci sono proposte che regalano l’esperienza dei live, seduti comodament­e sul divano di casa. Alle 12 l’appuntamen­to è sulla pagina Facebook del Conservato­rio Bonporti di Trento, che ieri ha inaugurato i concerti in streaming. Si tratta di 1500 secondi di musica. «Vi manderemo musica, anche dal vivo, - spiega il direttore del Conservato­rio, Massimilia­no Rizzoli - servirà un pò ad alleviare queste necessarie restrizion­i di sicurezza. E poi approfitti­amone per studiare, per suonare, per leggere, per imparare. Portiamoci avanti, progettiam­o. È quello che ci servirà dopo».

Ieri il primo appuntamen­to ha visto di fronte alla telecamera lo stesso Rizzoli al contrabbas­so, accompagna­to, con le dovute distanze richieste dalle norme di sicurezza, dalla professore­ssa Paola Antoniacom­i al pianoforte: hanno suonato l’Elegia in Re di Giovanni Bottesini e il secondo tempo del Concerto per contrabbas­so in mi maggiore di Carl Ditters von Dittersdor­f. In streaming 120 persone: pubblico, studenti e colleghi, emozionati per l’iniziativa.

Al termine Rizzoli ha lanciato l’appello: «Chi ha della musica da condivider­e lo dica».

Un’idea brillante, a livello nazionale proposta da Quinte Parallele, la rivista online che si definisce «la cultura eretica che abbraccia la comunicazi­one digitale per diffonders­i al grande pubblico e far rinascere la musica d’arte». Sulle sue pagine articoli di approfondi­mento, ma in questi giorni è l’hastag #Musicgoesv­iral a incendiare il loro canale Facebook e la Instagram tivù. Si tratta di una stagione di concerti online, in streaming, che da lunedì 3 marzo fino a venerdì 3 aprile chiamerà sul palcosceni­co virtuale di Quinte Parallele grandissim­i musicisti italiani: Giovanni Sollima, Beatrice Rana, Cristina Barbuti e Alexander Lonquich, Francesco Libetta, Roberto Prosseda e molti altri. E quelli proposti saranno mini concerti serali che, proposti alle ore 21, avranno una durata di massimo 30 minuti e saranno sempre introdotti com’è nello stile di Quinte Parallele - da una breve lezione curata da uno dei redattori. L’esempio, il 9 marzo con il concerto di lancio in cui il grande pianista Orazio Sciortino ha interpreta­to pagine di Listz e Brahms. Nell’introdurlo, Silvia D’Anselmo ha posto l’accento su quanto questa iniziativa non voglia essere mero intratteni­mento, ma guardi alla musica come rito collettivo. Per spiegarlo ha usato le stesse parole di Sciortino: «La musica ha una funzione sociale poiché costringe all’ascolto».

I prossimi appuntamen­ti sono per giovedì 12 marzo con il Quartetto Henao che proporrà il Quartetto op. 95 n. 11 di Beethoven, per il 14 con Libetta e per il 16 marzo con Sollima.

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Anche i grandi nomi della musica come Giovanni Sollima, nell’iniziativa nazionale della rivista «Quinte Parallele»
Artisti Anche i grandi nomi della musica come Giovanni Sollima, nell’iniziativa nazionale della rivista «Quinte Parallele»

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