Video, link e fantasia: le scuole accelerano sull’online
BOLZANO Il Coronavirus chiude le scuole (almeno fino al 3 aprile), ma non ferma l’istruzione. Anche in Alto Adige arriva la task force per la didattica a distanza delle scuole. Un po’ per dare seguito al lavoro dei giorni scorsi, un po’ perché la riapertura degli istituti scolastici si allontana. Ed ecco che il ministero dell’Istruzione spinge l’acceleratore sulla necessità delle scuole di utilizzare l’e-learning per annullare la distanza fisica con i ragazzi a causa della sospensione delle lezioni dovuta all’emergenza.
La Provincia si stia organizzando per le lezioni in streaming e per aiutare gli studenti a continuare una vita scolastica (quasi) normale. Infatti, ogni istituto scolastico sta preparando una sua task force per fornire il materiale didattico non solo agli studenti, ma anche alle famiglie per gli alunni più piccoli, come quelli della scuola primaria. Infatti, poiché il web è pericoloso per ovvi motivi, è consigliata assolutamente la supervisione e la presenza di un adulto: «Stiamo dando la possibilità di mandare strumenti e lezioni agli studenti — afferma fiducioso Vincenzo Gullotta, sovrintendente per l’istruzione e la formazione italiana —. Per gli studenti delle scuole elementari e medie, la famiglia è fondamentale in questo momento perché riceverà via e-mail gli argomenti che scaricheranno e che dovranno poi mostrare ai figli». In questi link non solo ci saranno spiegazioni di determinati argomenti, ma anche i relativi compiti che gli alunni dovranno compiere a casa. Attraverso la piattaforma GoToWebinar, le docenti Giovanna Mora e Silvia Sartori, del Gruppo potenziamento didattico pubblicheranno dei brevi filmati per la scuola primaria: «Non insegneremo argomenti nuovi per il momento, perché sono attività di potenziamento e di rinforzo in cui lo studente dovrà fare dei compiti individualmente — assicurano le insegnanti —. Decideremo se spiegare nuovi argomenti nel caso la situazione si complichi o migliori. Il quadro è nuovo per noi, quel che è sicuro è che l’istruzione sta cambiando di passo in passo».
Per gli studenti delle scuole superiori la modalità è diversa: «Gli insegnanti hanno l’opportunità di registrare le lezioni e di inviarle o di trasmettere come videoconferenza — conclude Gullotta —. Purtroppo, non tutti gli studenti possono collegarsi perché alcune famiglie non hanno il pc». In pratica non è necessaria la presenza immediata dell’insegnante e dello studente dietro al computer. Per adesso non vengono considerate assenze o giustificazioni. Per la valutazione dello studente la questione è ancora in dubbio: dipenderà dal consiglio di classe di ogni scuola decidere quale modalità più congeniale da utilizzare per verificare l’apprendimento dell’allievo. Inoltre, tutte le riunioni degli organi collegiali delle scuole sono sospese fino al 3 aprile.
Intanto da ieri limitato l’accesso all’Intendenza italiana (palazzo Plaza di via del Ronco): gli uffici sono aperti, ma in base a una circolare firmata da Gullotta il contatto dovrà avvenire via mail o al telefono. In caso di necessità, si chiede di concordare un appuntamento.