Rinviate le elezioni: ipotesi autunno per la nuova data
Ieri la decisione della Regione: sospese tutte le attività Il governatore: «Serviva un chiarimento definitivo» L’assessore Cia: «Valuteremo il da farsi più avanti»
Fino all’ultimo, i governatori
TRENTO Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher hanno cercato di mantenere fermo il calendario. Anche se, tra le righe della nota diffusa lunedì pomeriggio, qualche indizio lo si poteva cogliere: quella conferma della data del 3 maggio per le elezioni comunali, accompagnata da un prudente «al momento», lasciava intravvedere più di una incognita. Tanto più di fronte alle richieste — trasversali — arrivate nelle ultime ore dai candidati sindaco del capoluogo: l’invito, corale, era stato quello di un rinvio della tornata primaverile.
E alla fine così è stato. Ieri, dopo l’allargamento a tutta Italia della «zona rossa» — Trentino Alto Adige compredegli so —, la Regione ha accolto gli appelli. E ha deciso di rinviare «a data da destinarsi» l’appuntamento alle urne di maggio: il presidente della Regione Kompatscher ha firmato il decreto ieri.
Uno stop che fa slittare in avanti anche tutti i termini per gli adempimenti previsti nella «tabella di marcia» stabilita dagli uffici regionali. Primo fra tutti il deposito delle candidature, che avrebbe dovuto avvenire entro la fine del mese. Ma anche la pubblicazione dei manifesti di convocazione e il deposito facoltativo dei contrassegni. Le nuove scadenze saranno ridefinite in base alla nuova data.
Nuova data che, con tutta probabilità, porterà in avanti una delle tornate più delicate
Sindaco
Alessandro Andreatta ha annunciato che il Comune sta vagliando alcune forme di aiuto per i cittadini. In seguito al decreto del governo saltano alcuni eventi
ultimi anni. Almeno fin dopo l’estate. Le norme regionali, in realtà, prevedono uno slittamento del voto nel termine di 60 giorni. E quindi la nuova data potrebbe essere fissata all’inizio di luglio (diffusione del coronavirus permettendo). Ma la stagione calda non è mai un buon momento per le elezioni: vuoi per le ferie, vuoi per il caldo, questa ipotesi potrebbe rivelarsi tutt’altro che ideale. Rischiando di alzare la percentuale dell’astensionismo. Stesso discorso vale per il possibile spostamento a settembre: pensare di dover organizzare comizi o raccolte firme ad agosto sembra poco realistico. Quindi si profila l’idea di una tornata elettorale autunnale, tra fine ottobre e inizio novembre.
E nel frattempo? Cosa succederà nei Comuni? «Tutti gli organismi locali potranno continuare a lavorare a pieno regime per le attività ordinarie e straordinarie fino alla decisione della nuova data» assicura l’assessore regionale agli enti locali Claudio Cia. Che spiega la scelta di sospendere la tornata elettorale: «Il nuovo decreto permette di uscire di casa per motivi eccezionali. Le attività legate alla raccolta delle firme o alla ricerca di candidati, ovviamente, non rientrano in queste categorie». Cia si dice «dispiaciuto per il lavoro già effettuato dagli uffici dell’assessorato, che ringrazio. Qui però siamo di fronte a una emergenza sanitaria». E aggiunge: «Confermare la data delle elezioni sarebbe stato un segnale di superamento del punto critico. La sospensione dell’iter mantiene invece alta la preoccupazione. Valuteremo più avanti la nuova data: quando sarà individuato il nuovo calendario, si riavvierà il lavoro».
Enti locali
Gli organismi comunali potranno continuare a lavorare fino alla ridefinizione dei termini
«Queste — è il commento di Fugatti — sono decisioni che si prendono, non si annunciano. Sapevamo che se il quadro non fosse migliorato si sarebbe dovuto pensare al rinvio. E dopo l’estensione della zona rossa serviva un chiarimento definitivo. Quando verrà fissata la nuova data? Quando sarà più chiaro il quadro epidemiologico, decideremo».