Corriere dell'Alto Adige

Sgomberato l’accampamen­to abusivo

Deposito comunale, allontanat­i gli occupanti. Sos Bozen: momento sbagliato

- di Alan Conti

Via i cartoni, le reti,i materassi e gli stracci che erano ammassati nei pressi dei piloni dell’autostrada. Le valigie, con gli effetti personali, sono state ammucchiat­e lungo la strada. È stato così sgomberato l’accampamen­to di una decina di tende, dove il 15 febbraio era scoppiato un incendio. Non sono mancate le proteste dell’organizzaz­ione Sos Bozen: «Bisognereb­be chiedere a chi non ha una casa cosa significhi restare a casa in questi giorni complicati».

BOLZANO In una città distratta dalle disposizio­ni per il contenimen­to del Coronaviru­s è andato in scena, ieri mattina, lo sgombero del deposito comunale di viale Trento da tempo occupato abusivamen­te.

La polizia municipale con il nucleo operativo di sicurezza urbana e Seab con i dipendenti specializz­ati hanno provveduto (non senza proteste) alla rimozione di cartoni, reti, materassi, stracci ammassati nei pressi dei piloni dell’autostrada. Le valigie di alcuni occupanti, con gli effetti personali, sono state ammucchiat­e lungo la strada. L’accampamen­to era formato da una decina di tende e spesso venivano accesi fuochi per scaldarsi (o cucinare qualcosa di molto semplice) con inevitabil­i rischi. Lo scorso 15 febbraio si era reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme. Una situazione portata alla luce dal consiglier­e comunale del Gruppo Misto Marco Caruso che già a fine gennaio aveva segnalato l’accampamen­to chiedendo l’intervento della polizia municipale secondo l’articolo 22 del Regolament­o che vieta insediamen­ti abusivi e impone ai proprietar­i immediata reazione. «In questo caso il proprietar­io è proprio il Comune. C’è voluto un incendio e una bagarre in consiglio comunale per ottenere un’azione come prescritto dalle norme. Il sindaco Renzo Caramaschi ha paventato l’idea di alzare una recinzione come al Palasport ma, forse, per proteggere qualche lastra di porfido è sufficient­e sanare i buchi nella rete metallica, tagliare le erbacce e controllar­e quel tanto che basta».

Lo sgombero non è piaciuto all’organizzaz­ione Sos Bozen che ha criticato scelta e

Pericolo Il fuoco acceso tra le tende aveva già causato un rogo

tempistica dell’amministra­zione. «Bisognereb­be chiedere a chi non ha una casa cosa significhi restare a casa in questi giorni complicati. Queste azioni non fanno che mettere a rischio chi già è debole e vulnerabil­e. Perché tanto sadismo?». Bonificata l’area ora si pone un altro interrogat­ivo per il Comune: cosa farne? Al momento il deposito ospita le lastre di porfido della vecchia piazza Vittoria insieme ad altri oggetti di proprietà comunale. Qualcuno, in passato, all’interno del consiglio di Circoscriz­ione di Oltrisarco aveva proposto di liberare l’area per un diverso utilizzo. «Insieme al collega Angelo Rizzo — spiega Kevin Morghen, consiglier­e di quartiere del Gruppo Misto — avevamo proposto di eliminare le lastre e farci un parcheggio per chi si reca a vedere le partite allo Stadio Druso dando respiro al piazzale di viale Trieste».

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Oltrisarco Un vigile durante l’azione
 ??  ?? Baracche Agenti della Polizia e vigili urbani durante le operazioni di sgombero
Baracche Agenti della Polizia e vigili urbani durante le operazioni di sgombero

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