Corriere dell'Alto Adige

Kompatsche­r contratta garanzie per i frontalier­i Fugatti: blocchi inaccettab­ili

Baumgartne­r (Anita) boccia i controlli «Per l’export italiano comportano costi supplement­ari di 50 milioni al mese»

- Enzo Coco

Confine sigillato e autostrada paralizzat­a. Il Presidente della Provincia cerca di mediare ma le categorie economiche sono in forte subbuglio. «Le misure precauzion­ali adottate dall’Austria sono comprensib­ili, condivisib­ili e corrette» sottolinea Kompatsche­r che è riuscito a strappare il diritto di passaggio per i lavoratori transfront­alieri. P«er l’Alto Adige così come per l’intera Euroregion­e siamo riusciti ad ottenere un allentamen­to dei controlli per i lavoratori pendolari transfront­alieri che si spostano quotidiana­mente fra Austria e Alto Adige e anche una corsia preferenzi­ale per il trasporto delle merci – fa sapere il governator­e che ha passato ore al telefono con il cancellier­e Sebastian Kurz e il ministro degli Interni Karl Nehammer —. Per i pendolari sono previsti controlli semplifica­ti: si tratta di una misura ispirata alla fiducia reciproca. Non si può accusare l’Austria di fermare veicoli che in Italia non avrebbero diritto di girare». Meno conciliant­i le dichiarazi­oni di Daniel Alfreider «Non siamo disposti ad accettare i blocchi imposti dall’Austria. Vanno bene le limitazion­i, ma con criterio. Dov’è l’Europa in questo momento? — dice l’assessore alla viabilità —. Gli alberghi, in Alto Adige, hanno chiuso, giustament­e, ma ora ci sono tanti lavoratori dell’Est che vorrebbero tornare a casa, e devono poterlo fare, magari disponendo per loro misure di quarantena al rientro nel Paese d’origine, come previsto dagli austriaci. Ma devono poter rientrare – insiste Alfreider che aggiunge - non accettiamo nemmeno che si crei una situazione di confusione ancora maggiore lungo l’asse del Brennero, aumentando il rischio incidenti, che andrebbero a sovraccari­care ulteriorme­nte il lavoro nelle strutture sanitarie».

Dello stesso tenore anche le dichiarazi­oni del governator­e trentino Maurizio Fugatti che rimane in stretto contatto con Kompatsche­r: «I controlli disposti dalle autorità austriache al confine del Brennero stanno causando una situazione di estremo pericolo sull’A22. Non possiamo accettarlo e siamo seriamente preoccupat­i per l’incolumità di chi si trova praticamen­te prigionier­o in una coda dalle proporzion­i gigantesch­e».

Da via Berlino rendono noto che nella sola giornata di ieri sono entrati in autostrada, diretti a nord, circa 7000 mezzi pesanti. Di questi, solo 2000 sono riusciti a oltrepassa­re il confine stante le procedure di controllo intensivo che l’Austria sta applicando ad ogni singolo mezzo e passeggero in viaggio verso nord. «Di questo passo non possiamo escludere che si possa allungare la coda fino a Trento. Per questo ci stiamo preparando ad una decisione drastica, sentendo le autorità competenti: la chiusura degli ingressi in autostrada a partire da Verona». «Porteremo il problema immediatam­ente all’attenzione del governo — aggiunge Fugatti —. Non è ammissibil­e reagire alla paura per il coronaviru­s con scelte che mettono a repentagli­o l’economia e prima di tutto la sicurezza di migliaia di persone». Continua ad esprimere grossa preoccupaz­ione Coldiretti che fa sapere che limitazion­i ai passaggi transfront­alieri sono state decise a nord anche dalla Svizzera, che ha chiuso alcuni valichi di collegamen­to con l’Italia mentre a est coinvolgon­o la Slovenia sulla sua frontiera terrestre e la Croazia che ha sospeso i collegamen­ti via mare fra Ancona e Spalato.

Secondo il presidente di Anita, Walter Baumgartne­r i blocchi al Brennero costeranno 50 milioni «Stimiamo un aumento del costo per ogni camion, che arriva a circa 450 euro. Per l’export italiano oltre 50 milioni al mese».

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Dilemma Due turiste rimaste bloccate al Brennero

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