Corriere dell'Alto Adige

Chiusi nidi e mense per anziani, garantita l’assistenza a domicilio Suore, stop ai pasti per i clochard

- C. S.

Si chiude per disposizio­ni provincial­i e si chiude anche in assenza di queste per il timore di essere contagiati dal Covid-19. È quanto succede nel settore dell’assistenza dove l’assessora Waltraud Deeg ha comunicato che sono sospesi i servizi semireside­nziali, come asili nido e mense per anziani, mentre proseguira­nno quelli di assistenza domiciliar­e. Nel provvedime­nto non rientrano le mense e i luoghi di distribuzi­one viveri per i meno abbienti e i senzatetto, come le suore di San Vincenzo de Paolo di via Principe Eugenio di Savoia, che ieri hanno deciso autonomame­nte di chiudere i battenti.

«Sono misure necessarie per frenare il virus — spiega Deeg —. Sarà data continuità ai servizi di supporto di grande importanza per le persone, specialmen­te in questo momento difficile. Un grande ringraziam­ento va a tutti i dipendenti e ai volontari». La sospension­e dei servizi semireside­nziali è stata presa perché in questi luoghi le distanze di sicurezza possono essere rispettate solo in misura molto limitata.

Ed il metro della precauzion­e deve aver indotto le suore di San Vincenzo ad apporre il cartello al cancello nel quale si spiega che«a causa dell’epidemia-Corona, non vengono più distribuit­i viveri». E così le persone che, come ogni mercoledì, si presentava­no per ritirare il pacco viveri, ieri sono dovute tornare indietro a mani vuote. Si tratta per lo più di donne e uomini in povertà. «Non ne sapevo nulla — ha spiegato la Deeg — ma voglio informarmi e capire in che modo si può far fronte a questa mancanza».

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Mense La Clab prima dello stop

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