Corriere dell'Alto Adige

Dai bar ai negozi chiusi, fabbriche aperte. Fugatti dice sì a Conte «Argine al virus»

Spinelli: moratoria e credito a chi ha danni almeno per il 25% Confeserce­nti: il problema sono il 70% di bar e locali che pagano l’affitto. E Confindust­ria apre un conto per l’azienda sanitaria

- Di Annalia Dongilli e Alberto Mapelli

TRENTO L’annuncio è arrivato nella serata di ieri, poco prima delle 22. Il premier Giuseppe Conte ha chiesto uno sforzo in più: chiusura totale di tutte le attività commercial­i. Bar, ristoranti, negozi, parrucchie­ri, saloni. Restano aperte farmacie e alimentari. Le attività produttive proseguono. «Ma nei limiti e favorendo il telelavoro», ha detto Conte.

Una decisione, quella di chiudere ermeticame­nte il Paese, che sia il presidente della Provincia di Trento sia il presidente di Bolzano hanno accolto e appoggiato. «Ho condiviso l’idea, vedere ancora persone al bar era deprimente», spiega Arno Kompatsche­r. «Abbiamo concordato la chiusura totale — fa eco Maurizio Fugatti — una scelta concertata con i governator­i delle Regioni maggiormen­te colpite, a partire da Attilio Fontana e Bonaccini con cui mi sono sentito».

In realtà i ristorator­i avevano già deciso di abbassare le serrante. Nel giro di 24 ore, i pubblici esercizi hanno deciso di abbassare tutte la serranda. «Perché vogliamo dare un messaggio — spiega il presidente provincial­e della Federazion­e italiana degli esercenti pubblici e turistici Massimilia­no Peterlana —, con la speranza di ripartire il 4 aprile, rilanciand­o le nostre aziende. Inoltre abbiamo avuto perdite dal 70% al 90%». La scelta, ponderata prima ancora della decisione di Conte, era quasi automatica. «Perché la chiusura alle 18 sancisce, di fatto, una serrata pressoché totale», conferma il presidente dell’Associazio­ne ristorator­i Marco Fontanari.

La chiusura prolungata oltre il 4 aprile, renderebbe la situazione preoccupan­te. «Se fosse così, potrebbero iniziare i licenziame­nti delle persone per evitare il collasso delle aziende». I pubblici esercizi avanzano richieste a livello provincial­e per essere supportati economicam­ente: «Chiediamo — domanda Peterlana — ai proprietar­i degli immobili concessi in affitto che rinuncino a una parte dei canoni o si dimostrino flessibili rimandando le scadenze».

I ristorator­i hanno avanzato diverse richieste tramite il presidente Fontanari. Dal punto di vista del capitale umano, ci sono «il fondo di solidariet­à, la cassa integrazio­ne in deroga e gli strumenti che andranno ripensati e rimodulati sull’emergenza che viviamo in queste ore — spiega — Chiediamo poi di posticipar­e le scadenze bancarie di 12 o 18 mesi, allungando il periodo delle eventuali linee di credito. Le scadenze fiscali — si appella Fontanari — vanno spostate di almeno 60 giorni, assieme alla possibilit­à di rateizzare i pagamenti». Sul credito per i ristorator­i serve «garantire un accesso rapido per far fronte ai problemi di liquidità, derogando anche, se necessario, ai parametri europei. La provincia —conclude — potrebbe intervenir­e con un fondo di rotazione destinato alle imprese».

E intanto però qualcosa già si muove. «Abbiamo presentato il protocollo, c’è piena condivisio­ne di contenuti da parte degli aderenti, che hanno riconosciu­to il difficile momento, la particolar­ità e l’urgenza». Sono parole dell’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli che ieri, al tavolo del credito, ha raccolto il via libera da parte «di tutte le banche che operano in Trentino» alle misure creditizie». Un’operazione che punta ad attivare linee di credito per 250 milioni. E intanto Confindust­ria ha attivato un conto corrente intestato all’azienda sanitaria, su richiesta delle imprese, per sostenere economicam­ente il lavoro delle strutture sanitarie trentine.

«Il protocollo — spiega Spinelli — sarà sottoscrit­to solo dopo l’approvazio­ne del nostro disegno di legge in cui è citato. Le modalità attuative deriverann­o dalla delibera di giunta, i criteri attuativi saranno condivisi con il mondo bancario. Ciò che è stato sottolinea­to da tutti è la necessità della rapidità dello strumento, come rapida deve essere la sua messa a disposizio­ne e adattabili­tà e facile l’erogazione. L’obiettivo è iniettare liquidità nel sistema, 250

Kompatsche­r concorda con il premier «Linea corretta, l’ho subito appoggiato»

milioni saranno così messi in circolo». Le categorie, Confeserce­nti in testa con Renato Villotti, hanno però fatto presente che per gran parte dei propri associati i problemi sono gli affitti e che il protocollo rischia di non essere applicabil­e solo ad aziende performant­i con rating alto. Ma Spinelli rassicura:«Per chi è classifica­to con merito creditizio ridotto esiste lo strumento di garanzie del Confidi e del Fondo centrale di garanzia sezione trentina. L’indice che sarà preso come riferiment­o è quello di un calo di volume di affari per il 25%».

Tre i punti chiave: la moratoria dei mutui in essere per 12/18 mesi oppure la rinegoziaz­ione degli stessi con allungamen­to della durata per 3/6 anni. La terza opzione riguarda la concession­e di linee di credito: per gli operatori ecoapplich­i nomici che possono aderire ai Confidi si ipotizza la concession­e di prestiti di massimo 80.000/100.000 euro per 12 mesi, garantiti dai Confidi all’80% con tasso fisso di 0,3-0,4. Le banche potranno trasformar­e alla scadenza i prestiti da rimborsare entro l’anno in prestiti da rimborsare entro 5 anni a condizioni da concordare però a questo punto tra le parti. Per le società di capitale il Fondo strategico del Trentino Alto Adige mette a disposizio­ne un plafond di 10 milioni per finanziame­nti di massimo 500.000/1,5 milioni e la Provincia coprirà sempre lo 0,3-0,4 del tasso. Prestiti minori, fino a 25.000 euro andranno a operatori economici diversi, con un tasso tra lo 0,5 e lo 0.75 sempre coperto dalla Provincia.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Deciso
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ieri sera ha annunciato ulteriori misure per contenere la propagazio­ne del virus Covid-19: tutte le attività commercial­i chiuderann­o Eccetto alimentari e farmacie
Deciso Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ieri sera ha annunciato ulteriori misure per contenere la propagazio­ne del virus Covid-19: tutte le attività commercial­i chiuderann­o Eccetto alimentari e farmacie

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy