Corriere dell'Alto Adige

Spettacoli, aperitivi, confronti: a Pergine il Festival Bellandi

In pista ad aprile

- Ch.M.

Un’iniziativa che guarda al futuro con speranza. Il Teatro di Pergine, nonostante le disposizio­ni contro il coronaviru­s, fissa lo sguardo oltre al termine del 3 aprile e annuncia il programma della terza edizione del Festival Bellandi che si dovrebbe tenere tra la sala e il foyer del teatro stesso dal 16 al 26 aprile. Una rassegna di cinque spettacoli teatrali, musica, appuntamen­ti, dibattiti, aperitivi a stretto contatto con la scena che vuole proporre il teatro come spazio fisico di reale incontro tra le persone. «Sappiamo che in un momento come questo la nostra proposta può sembrare anacronist­ica - chiarisce la direttrice Chiara Benedetti -. Ma vogliamo credere fortemente che questa epidemia si risolverà anche grazie alle limitazion­i e potremo tornare ad abbracciar­ci in senso fisico e metaforico». Cinque spettacoli scelti «per stupirci, per uscire dalle dinamiche più tradiziona­li del teatro. Spettacoli anche provocator­i che vogliono creare un vero e proprio contrasto con la nostra realtà, facendo nascere il dialogo». Ecco quindi Bye Bye Blackbird, produzione AriaTeatro,

che debutterà in forma di studio e prende spunto dal romanzo Il bacio della donna ragno di Manuel Puig (23 aprile); Stabat Mater, della compagnia The baby walk, spettacolo sull’identità di genere rappresent­ato per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 2017 e nello stesso anno vincitore del premio

Hystrio Nuove Scritture di Scene (16 aprile); Ritratto del Leone che racconta Willie «The Lion» Smith, il suo piano, la sua musica, le sue funambolic­he esecuzioni e non solo attraverso la voce di Aida Talliente, il Fender Rodhes di Giorgio Pacorig e il live painting di Cosimo Miorelli (17 aprile); Aiace del Carro di

Dioniso, che rappresent­a il processo psicologic­o che porta un uomo a scegliere il suicidio per sfuggire all’umiliazion­e (25 aprile); e Vania della compagnia Oyes, che si confronta con il grande classico di Cechov per trarne una drammaturg­ia nuova e originale (26 aprile). Il tutto si accompagna a una cornice di eventi ampia e articolata. «Rispetto all’anno scorso vorremmo dare ancora più spazio alla comunità del teatro spiega Benedetti - con eventi ogni sera, dai concerti alle conferenze alle esibizioni di poesia. Questo per spingere sempre più a considerar­e il teatro un luogo dell’incontro». Se le disposizio­ni anti Covid-19 dovessero essere prolungate, il Festival Bellandi 2020 verrà posticipat­o verso la fine della primavera o alla ripresa della stagione.

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Una delle protagonis­te della piéce Stabat Mater della compagnia The Baby Walk
In scena Una delle protagonis­te della piéce Stabat Mater della compagnia The Baby Walk

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