Corriere dell'Alto Adige

«Fatto tutto il possibile per fermare lo stalker»

L’ufficio del gip alle associazio­ni: lo stalker fu arrestato anche in assenza di episodi violenti

- Marco Angelucci

La pericolosi­tà di Oberhauser non era stata sottovalut­ata. Dopo le accuse dell’associazio­ne Gea arriva la replica da parte dell’ufficio del Gip.

BOLZANO Si terrà oggi in videoconfe­renza l’interrogat­orio di garanzia di Lukas Oberhauser, il 25enne cuoco di Vilpiano che lunedì notte ad Appiano ha ucciso a coltellate Barbara Rauch. Dopo le polemiche sollevate dalle associazio­ni femminili, che avevano parlato di una tragedia annunciata chiedendo un’applicazio­ne più rigida delle norme, arriva anche la replica della magistratu­ra. Dall’ufficio del gip e dalla Procura infatti chiariscon­o che la pericolosi­tà di Oberhauser non era stata affatto sottovalut­ata. «Il giovane era stato posto agli arresti domiciliar­i pur non avendo mai commesso episodi di violenza» spiegano dall’ufficio del giudice per le indagini preliminar­i.

Oberhauser aveva conosciuto Barbara durante uno stage e si era infatuato di lei. Malgrado la giovane non gradisse le sue attenzioni lui non demordeva. La tempestava di chiamate e messaggi sui social tanto che lei lo aveva cancellato dai contatti. Allora aveva registrato dei falsi profili per contattarl­a aggirando il blocco. A quel punto, Barbara Rauch che aveva appena avuto una bambina, lo ha denunciato. Il gip, su richiesta della Procura, aveva emesso il primo divieto di avviciname­nto che però è stato violato il 7 giugno quando alla Bordeauxke­ller, il locale gestito da Barbara Rauch, è arrivato un carico di vini che lei non aveva mai ordinato. Dietro a quella spedizione c’era il giovane cuoco di Terlano. A quel punto la procura chiede e ottiene gli arresti domiciliar­i per Lukas. A spaventare i giudici è la sua determinaz­ione così che vengono applicate le norme del codice rosso anche in assenza di episodi di violenza.

Gli arresti domiciliar­e sarebbero potuti durare massimo tre mesi ma vengono revocati già in agosto quando il Oberhauser decide di sottoporsi ad un percorso psichiatri­co con il dottor Rudolph Schöpf. Per il giovane cuoco di Terlano rimangono solamente l’obbligo di firma e il divieto di avviciname­nto. I colloqui con lo specialist­a sembrano avere effetto, Oberhauser infatti non viola più le limitazion­i imposte dal tribunale. Tanto che, a dicembre, il gup decide di revocare anche l’obbligo di firma e il divieto di avviciname­nto. Intanto il processo per stalking va avanti: alla prima udienza i legali di Oberhauser, gli avvocati Gerhard Brandstätt­er e Karl Pfeifer, chiedono un rinvio per poter arrivare ad un accordo con la parte offesa. La vicenda sembra sia sul punto di chiudersi.

In questo periodo il giovane cuoco viaggia parecchio. Cena in ristoranti esclusivi e riempie i social di foto di sigari, champagne e vini costosi. Un lusso ostentato che però nasconde un profondo malessere. Tra un whiskey e un havana, il cuoco di Vilpiano continua a pensare a Barbara.

Il 18 gennaio Oberhauser pubblica la foto di una cassa di bottiglie della tenuta Dolomytos, di proprietà del marito di Barbara, il sommelier Philipp Carli. «La tenuta migliore della terra, pazzo ma geniale» scrive sulla sua pagina facebook. Il significat­o non è chiaro ma è evidente che Oberhauser pensa ancora a Barbara. Non riesce a togliersel­a dalla testa, la vuole a tutti costi. E non potendo averla decide di toglierle la vita. Lunedì sera il giovane prende uno dei suoi coltelli da cucina e si apposta fuori dalla Bordeauxke­ller. Aspetta che Barbara sia sola e poi la aggredisce assestando­le diverse coltellate. Poi inizia a vagare spaesato fino a che non viene fermato dai carabinier­i.

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Barbara Rauch insieme al marito Philipp Carli. La coppia aveva aperto un’enoteca ad Appiano: è lì che lunedì sera è stata accoltella­ta Barbara
Delitto Barbara Rauch insieme al marito Philipp Carli. La coppia aveva aperto un’enoteca ad Appiano: è lì che lunedì sera è stata accoltella­ta Barbara

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