E Confindustria: misure insensate
Uggè: di questo passo proteste spontanee
Alla crisi dei transiti nelle ultime 24 ore ha reagito con grande durezza Confindustria chiedendo al Governo e alla Commissione europea di intervenire urgentemente e con decisione sul Governo austriaco per far cessare il blocco dei transiti stradali di merci. «Tutti gli sforzi che le imprese italiane stanno attuando in queste settimane per continuare a produrre e a non bloccare l’economia — scrive l’organizzazione degli industriali in un comunicato diffuso ieri — vengono letteralmente distrutti da pseudomisure di prevenzione strumentali e opportunistiche messe in atto dal governo regionale del Tirolo e avallati dal governo federale austriaco sul transito autostradale del Brennero». Confindustria non esita a definire «insensata e priva di efficacia precauzionale l’operazione messa in atto da Vienna e parla di danni incalcolabili per il blocco dei trasporti italiani verso il nord Europa e per le nostre imprese che si aggiungono alla ulteriore crisi economica generata dall’emergenza sanitaria. Si sta assistendo alla più sconfortante dimostrazione dell’assenza dell’Europa, che tutta insieme — conclude il comunicato — subisce danni
La rabbia «Così si rischia di vanificare gli sforzi per non bloccare le produzioni
per il comportamento ingiustificabile e vessatorio di un piccolo governo regionale». Per Confindustria l’Austria e qualsiasi altro Stato membro che adotti misure che non hanno nulla a che fare con l’emergenza sanitaria e sono dannose e discriminatorie, vanno severamente sanzionati.
Reagisce anche la Confederazione delle imprese del trasporto e della logistica che fa capo a Confcommercio inviando una lettera al Governo: «Il rischio concreto -—avverte il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che è anche alla guida della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai) — è di avere manifestazioni spontanee incontrollabili di protesta degli autotrasportatori, cosa che ora sarebbe insostenibile». (E. C.)