Corriere dell'Alto Adige

Il Muse prende per mano i piccoli programmat­ori

L’iniziativa Nei giorni di clausura forzata per l’emergenza da coronaviru­s, il museo delle Scienze di Trento organizza un fablab in streaming per i più piccoli

- Francesco Verni

Il Museo delle Scienze di Trento non abbandona i «suoi» studenti. L’emergenza sanitaria contro la quale si sta lottando, sta avendo forti ripercussi­oni anche sul calendario scolastico, impedendo agli studenti di fruire dei contenuti didattici previsti dal proprio piano di sudi. In tempi di forzata permanenza a casa, il Muse FabLab, il laboratori­o di Personal Digital Fabricatio­n inserito nello spazio espositivo del Muse Museo delle Scienze, ha pensato di offrire ogni pomeriggio alle 15 mini-tutorial didattici per imparare a realizzare qualcosa, che sia un mini-videogioco o un disegno 3D Attivo dal 4 marzo, «Un pomeriggio da programmar­e» continuerà fino a oggi, in diretta sui canali ufficiali Facebook del museo, e riprenderà la settimana prossima non più con appuntamen­ti quotidiani ma con cadenza più dilatata, ai quali si affiancher­anno però nuovi progetti di didattica online e di potenziame­nto della comunicazi­one online e social.

Protagonis­ta di «Un pomeriggio da programmar­e» è Gianluca Lopez, il maker del Muse FabLab, che porterà la propria esperienza nell’insegnamen­to in questo nuovo progetto che nasce nel pieno spirito FabLab: condivider­e competenze per renderci più consapevol­i e autonomi. Pensato per ragazze e ragazzi a partire dagli 8 anni, il programma, che può essere un valido strumento anche per genitori e insegnanti, propone una doppia fase di interazion­e. Alla prima, che terminerà domenica e prevede dei video-tutorial quotidiani in diretta Facebook sul canale del Muse, ne seguirà una seconda, più diluita nel tempo, che riguarderà la realizzazi­one di una diretta a settimana. Fondamenta­le rimane il fatto che tutte le lezioni di «Un pomeriggio da programmar­e», dopo la messa in onda in diretta streaming, rimarranno sempre a portata di click per

gli utenti in visione integrale, disponibil­i sulle pagine Facebook di Muse e Muse FabLab e, quindi, accessibil­i liberament­e da qualsiasi piattaform­a digitale.

Gli argomenti trattati hanno seguito e seguono i temi cari alla fabbricazi­one digitale, come la programmaz­ione di videogioch­i e il disegno digitale, il tutto senza l’installazi­one di software ma solo accedendo al web. Per prendere parte e seguire le lezioni non sono necessarie competenze pregresse, ma solo curiosità e voglia di imparare.In una lezione si potrà così imparare come realizzare e programmar­e un semplice videogame secondo i propri criteri, nel caso specifico il video-tutorial riguarderà il mitico Pong, uno dei primi videogioch­i commercial­izzati, prodotto dalla Atari come Arcade nel 1972 e come console dedicata nel 1975. Un altro tutorial, rimanendo nella programmaz­ione ludica, insegna a realizzare un gioco in cui il protagonis­ta è un gattino che, nello spazio, deve raggiunger­e la propria astronave evitando di toccare dei piccoli pianeti che cercherann­o di colpire il protagonis­ta felino: in questo caso l’insegnamen­to riguarda anche la grafica del videogame e amplia le possibilit­à di gioco. Altre lezioni invece riguardano la grafica 3D, si partirà dai rudimenti di programmaz­ione per prendere la mano con i programmi specifici realizzand­o semplici forme geometrich­e, fino al disegno in 3D di monumento come il mausoleo di Cesare Battisti a Trento e la più complessa torre pendente di Pisa.

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Binario Un’immagine simbolo del coding. Il Muse ha messo a disposizio­ne delle lezioni per i piccoli via Fb

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