Bcb Alperia ai piedi del podio scrutando il futuro
Torneo fermo. Il tecnico Bcb: «Svincolare le società dalla responsabilità sanitaria»
L’emergenza coronavirus sta tenendo in quarantena anche il basket femminile. Così l’Alperia Bolzano, che non gioca dal 22 febbraio (sconfitta 89-64 a San Martino di Lupari), è in attesa di novità per conoscere il futuro del girone Nord di A2.
Roberto Sacchi, coach del Bcb, innanzitutto come sta?
«Sto bene, sono qua a Bolzano e come spero tutti, sto rispettando le regole che ci vengono chieste».
La squadra ora cosa fa?
«Alcune ragazze continuano a lavorare e nonostante questo cercano comunque di fare qualcosa a livello individuale stando in casa. Non è facile, soprattutto per chi lavora, le altre magari hanno un po’ più di tempo. Anche se non stiamo parlando di professionismo allo stato puro,
Lo stop
«Un vero peccato, ci stavamo giocando i playoff dopo 10 anni ma conta la salute»
so che le ragazze sono super».
Cosa pensa della situazione in generale?
«Ho 51 anni e non ricordo una cosa del genere. Sono originario di Pavia, ho i miei figli che vivono lì e quindi la vivo a due dimensioni. Loro non li vedo da tanto tempo, fortunatamente stanno bene, anche se in Lombardia la situazione è allo stremo. Adesso bisogna ascoltare gli esperti e soprattutto rispettare le regole».
Come crede si evolveranno gli scenari del campionato?
«Martedì c’è stato un consiglio di Lega straordinario. Fino al 4 aprile è tutto fermo. Se poi ci saranno le condizioni, il campionato potrebbe ricominciare il 19 aprile. Ma alla base di tutto c’è una richiesta unitaria, approvata da tutte le società: si dovrebbero liberare le società dalla responsabilità sanitaria sulle atlete. Senza questo svincolo, il campionato forse finirà qua».
Cosa pensa accadrà?
«Non credo che il 5 aprile si tornerà alla normalità, considerando poi che ci dovrebbero essere le condizioni ideali, tra palestre aperte, allenamenti completi e roster ristabiliti, per cui tutte le squadre di A1 e A2 femminile possano tornare a disputare il campionato».
La stagione dell’Alperia stava procedendo a gonfie vele, quarto posto raggiunto...
«Già, ce la stavamo giocando per poter tornare ai playoff dopo dieci anni, è chiaro che è un peccato. Ma adesso, prima di tutto viene la salute».
Ha un messaggio in particolare da mandare?
«Sono sempre in contatto con la società e le ragazze. Saluto tutti. L’unica cosa che posso dire, è di cercare di rispettare il più possibile le regole e rimanere fiduciosi, sono convinto che usciremo da questa situazione».