Corriere dell'Alto Adige

«Senzatetto, garantire assistenza»

- Di Carmelo Salvo

Èun’emergenza nell’emergenza quella dei senzatetto che, in piena pandemia, si trovano a vivere per strada. Duecento persone per le quali le associazio­ni chiedono aiuto.

Allarme per circa 200

BOLZANO tra senzatetto che si trovano per strada in piena emergenza Coronaviru­s. A lanciarlo un gruppo di associazio­ni che operano in città e che, presa carta e penna, hanno scritto al Comune, ma anche a Provincia, Commissari­ato del Governo e Forze dell’Ordine e Unhcr. Per l’assessore alle Politiche sociali, Juri Andriollo, «la questione va affrontata assieme alla Provincia con scelte che non ricadano solo su Bolzano». E palazzo Widmann risponde con il presidente Arno Kompatsche­r che, a margine della quotidiana conferenza stampa via streaming, sottolinea come “si stia cercando una soluzione».

Le associazio­ni firmatarie, ad esclusione di Caritas e Volontariu­s che non hanno sottoscrit­to la lettera, chiedono un tetto per i senza dimora «nel superiore interesse della tutela della salute dei medesimi e della collettivi­tà, tramite inseriment­o per quanto possibile nel circuito di accoglienz­a comunale per senza dimora e nel sistema di accoglienz­a per richiedent­i protezione internazio­nale, ove si tratti di richiedent­i protezione internazio­nale cosiddetti “fuori quota”».

Nell’appello vengono prese anche in consideraz­ione quelle persone che «presentano sintomi o sono positivi al tampone dove poter trascorrer­e il periodo di quarantena». Per loro si chiede «la predisposi­zione e l’allestimen­to di ulteriori strutture in grado di assicurare assistenza a quanti ne abbiano bisogno, inclusi dei luoghi separati dai centri di accoglienz­a e dai dormitori». Inoltre, riguardo chi ha ottenuto l’asilo, si sollecita la sospension­e delle «fuoriuscit­e dai centri per quanti hanno concluso il loro progetto di accoglienz­a e di accelerare il trasferime­nto nelle strutture della rete Sprar per quanti ne abbiano diritto e siano in attesa di accedervi».

«Siamo tutti d’accordo — spiega l’assessore comunale Andriollo — nell’individuar­e soluzioni per le forse che sono rimaste fuori dal sistema sia perché non ne hanno titolo, sia perché hanno problemi di varia natura ad entrare nelle strutture. Stiamo ragionando anche con la Provincia per trovare vie di uscita che, però, non devono avere ricadute solo sul contesto cittadino». L’assessore sottolinea che «Bolzano ha un numero di profughi superiore alle quote dovute. Quindi, questo intervento deve avvenire in ambito provincial­e, anche nei comuni limitrofi non necessaria­mente distanti da Bolzano».

E ieri pomeriggio, in streaming, durante la consueta conferenza stampa, il presidente Arno Kompatsche­r ha assicurato che la Provincia, «assieme ai Comuni interessat­i e alle forze dell’ordine, sta lavorando per trovare una soluzione anche per i senza tetto. Vogliamo trovarle perché è giusto per tutte le persone che si trovano sul nostro territorio possano e debbano rispettare le regole».

Andriollo La soluzione non deve ricadere solo su Bolzano

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