In sei sulla panchina, poi le scuse
Ausserdorfer pubblica la foto dei ragazzi. «Ora hanno capito»
BOLZANO Il tempo della tolleranza sta per scadere anche in Val Pusteria. Il rispetto delle regole risulta quanto mai fondamentale per uscire dall’emergenza pure nei centri minori della provincia, dove fino anche a pochi giorni fa, anche grazie al contatto pressoché immediato con la natura, si pensava (anche fra qualche autorità) di poter tollerare un po’ di elasticità in più nell’applicazione delle norme.
Tanto che domenica scorsa, nell’intera conca brunicense c’erano tantissime persone che praticavano «esercizio fisico ed attività motoria» sulle passeggiate intorno alla città anche a gruppi. Fra i giovani poi, come confermano anche le forze dell’ordine, si è rapidamente diffusa la moda degli appuntamenti nei prati ed al limitare dei boschi, dove è più facile ritrovarsi sfuggendo ai controlli. Fra i primi, in Pusteria, a scendere in campo contro questi comportamenti è il sindaco di San Lorenzo di Sebato, Martin Ausserdorfer che sulla sua pagina facebook ha postato la foto di 6 giovani del paese seduti su una panchina al sole in barba ai richiami del momento con l’invito pubblico a scusarsi con l’intera comunità. Un messaggio che ha colpito nel segno. Ieri i protagonisti hanno avuto un lungo colloquio chiarificatore con il primo cittadino, promettendo di farsi messaggeri di comportamenti stavolta positivi fra i loro coetanei. «Ritengo chiuso l’incidente, con soddisfazione di tutti» dice Ausserdorfer: «Il mio intervento non era contro i giovani ma volto ad evidenziare i comportamenti scorretti. Il momento è estremamente serio e se ne può uscire in tempi ragionevoli solo se tutti si attengono alle regole. Non ci sono i bravi ed i furbi. Tutti devono e dobbiamo limitare al massimo i nostri egoismi per garantirci reciprocamente la salute. Dall’eco che questo post ha avuto e dalla positività del colloquio con i ragazzi, penso che l’effetto voluto sia stato raggiunto. Oggi, per esempio, ho notato molte meno persone in giro rispetto ai giorni scorsi. E questo è positivo». Una sensazione che, osservando anche l’intera conca di Brunico negli ultimi giorni, fortunatamente è possibile condividere.